SERIE C

Il Milan Futuro non passa, ma oggi non sono stati “solo”ragazzini di talento

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E’ tempo di rivincita sabato 15 marzo a Solbiate. I ragazzi di Milan Futuro sono chiamati ad una prestazione da “grandi” e di carattere.
Cristiano Cataldo
Cristiano Cataldo Collaboratore 

E’ tempo di rivincita sabato 15 marzo a Solbiate Arno per il Milan futuro. Mister Oddo riparte con la stessa formazione  vista con il Pineto, sia a livello tattico, 3-5-2 che di uomini, alla ricerca di tre punti fondamentali.

Tatticamente

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Il piano gara è chiaro, vista la compattezza degli avversari in fase difensiva, si cerca il giro palla sugli esterni Quirini e Bozzolan e giocate dentro a cercare le punte Camarda e Sia che tentano lo sviluppo offensivo.

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Il primo tempo però..

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Difensivamente il Milan Futuro rischia pochissimo  ma quando ha la palla nell’ultimo terzo di campo fatica a creare trovare la giocata decisiva. Un esempio arriva al 33’ dove, Sia, da terra serve Alesi che di tacco serve Malaspina che prolunga per Camarda, ma l’azione sfuma con un tiro sul difensore avversario.

Solo talento?

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La differenza di talento tra le due squadre è evidente, ma il campo, per via della pioggia è da battaglia, servono caratteristiche da giocatori navigati, esperti, con personalità e i ragazzi di Oddo non si tirano indietro.

Una ripresa sprint

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L’atteggiamento di Milan futuro è di una squadra che ci crede e al 52’ Quirini servito sul secondo palo da un bel traversone di Malaspina coglie il palo di prima ma è il preludio ad una serie di cambiamenti…

Comincia mister Oddo, fuori Quirini e Bozzolan, dentro Omoregbe e Ianesi, ma soprattutto passaggio al 4-2-3-1 e il Milan viene premiato. Al 72’ Bozzolan impegna il portiere avversario con una punizione insidiosa e Camporese il più esperto e anche il più veloce a ribadire in rete, 1-0 meritato.

Al 75’ Raveyre compie un doppio miracolo e sventa il pareggio, a questo punto Milan Futuro cambia di nuovo pelle, dentro Magrassi e Minotti e passaggio al più solido 5-4-1. Ma il calcio è una scienza esatta? Macchè, infatti Corona, di testa pareggia il conto, 1-1.

Il Milan ci prova fino alla fine ma non riesce a vincere una gara che avrebbe meritato, tuttavia bisogna rendere merito a questa squadra di ragazzi di talento che hanno disputato una gara di personalità, finalmente di carattere ed espresso un gioco riconoscibile anche se poco efficace. La strada è lunga ma forse, da questa gara, non sono più “solo” ragazzini di talento.