L'insostenibile leggerezza dello spendersi per sé e per gli altri...

“Non smettete mai di sognare in grande!”, Nadia Nadim è una donna dell’anno 2024

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C’è una frase in grado di spiegare la filosofia esistenziale, leggera ma al tempo stesso esuberante, della nostra Nadia Nadim: Ciò che nessuno potrà mai togliervi è la speranza di avere, un giorno, degli strumenti utili a cambiare la...
Samuele Virtuani
Samuele Virtuani Redattore 

C'è una frase in grado di spiegare la filosofia esistenziale, leggera ma al tempo stesso esuberante, della nostra Nadia Nadim:

Ciò che nessuno potrà mai togliervi è la speranza di avere, un giorno, degli strumenti utili a cambiare la vostra vita. Di conseguenza, quando finalmente li avrete, dateci dentro. E non smettete mai di sognare in grande!

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Il suo impegno, il suo attivismo uniti ad una cultura del lavoro invidiabile l'hanno fatta entrare di diritto nel pantheon femminile dell'anno 2024 curato dalla redazione del "Corriere della Sera".

La storia di Nadim

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Centravanti del Milan femminile, è approdata al Vismara lo scorso gennaio dopo l'esperienza al Racing Louisville. Nadia Nadim è nata a Herat, la terza città dell'Afghanistan per popolosità, il 2 gennaio 1988. La sua vita è stravolta all'età di dodici anni: orfana di padre, genale dell'esercito assassinato dai talebani a causa dei suoi legami col governo usurpato di Burhanuddin Rabbani, fugge dal Paese asiatico insieme a mamma Hamida e alla sue quattro sorelle.

L'innamoramento col calcio avviene nella difficile cornice di un campo profughi danese:

"Wow, allora questo è davvero qualcosa che si può fare", pensai – queste le sue parole in un'intervista al magazine 7 – "Quelle mie coetanee sembravano così libere, così spensierate... Diventò letteralmente un’ossessione e mi convinsi del fatto che sarei riuscita a essere una calciatrice professionista».

I numeri della carriera di Nadia Nadim ci parlano di un desiderio realizzato: oltre 200 gol, 38 dei quali con indosso la maglia del paese che le ha donato una nuova prospettiva di vita, un sogno in cui credere, la Danimarca, e di cui ha ottenuto la cittadinanza al compimento della maggiore età.

La rete nel derby a San Siro

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L'ultima rete è sicuramente quella più speciale: l'8 dicembre 2024, Nadia Nadim ha segnato contro l'Inter nel primo, storico derby femminile mai disputato a San Siro, il tutto con la splendida maglia ideata da Puma per festeggiare il 125esimo del club rossonero. Un momento da consegnare ai posteri e in grado di far passare in secondo piano i picchi raggiunti in precedenza con le maglie di Manchester City e PSG tra il 2018 e il 2021.

Nadia Nadim ha proseguito parallelamente alla carriera da calciatrice anche gli studi: nel 2022 ha conseguito, infatti, una laurea in Medicina all'Università di Aarhus con specializzazione in chirurgia ricostitutiva. Dopo l'addio al calcio intende diventare un chirurgo di successo, forte anche della sua natura da poliglotta consumata: parla, infatti, ben sette lingue. Una scelta che non cela certo la sua voglia di cambiare il mondo in positivo:

"Per me la felicità è fare la differenza" - raccontava a Open fresca del titolo di dottoressa.

Per Nadia Nadim si chiude, dunque, un anno da protagonista e inizia un 2025 che promette ancora di stupire.

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