- Calciomercato
- Squadra
- Milan Futuro
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
L'analisi di Empoli-Milan dalla Newsletter di "Calcio Datato" di lunedì 10 febbraio 2025 -
Cos’ha portato Conceicao a lasciare in campo Theo, Leao, Pulisic, Gimenez e Joao Felixtutti insieme per una quarantina di minuti?
Questo grafico:
Conceicao sta lavorando sulla compattezza. Vuole un Milan meno vulnerabile in transizione capace di difendere in alto o con un blocco medio senza farsi imbucare troppo spesso al centro o alle spalle.
Ma il Milan, con la palla, vive di connessioni. E nel primo tempo di Empoli, quelle connessioni sono mancate.
Te la metto giù in due righe dal punto di vista tattico e poi ti lascio qualcosa di più tangibile.
L’idea era occupare i 5 corridoi verticali in maniera fluida. A destra potevi trovare Musah, Walker, ma a volte anche Reijnders. A sinistra tendenzialmente Theo, Jimenez ma anche Joao Felix.
A lui toccava riempire i corridoi interni, in teoria, ma in realtà lo vedevi sbattersi spesso in basso, anche dentro la metà campo difensiva, per cercare di far uscire almeno un paio di palloni puliti dalla difesa.
L’Empoli di D’Aversa sa essere aggressivo, soprattutto in casa. Se non muovi palla in modo organizzato, ti fa perdere la pazienza. Evidenzia ancor di più quelle connessioni abbozzate che ti trovi a dover sfruttare se hai Jimenez-Theo e Musah-Walker come coppie di esterni.
Colombo, poi, ti mette sempre un po’ più pressione di quella che ti aspetti. Sa usare bene il corpo. Ti gira attorno usando anche e gambe per mandarti a vuoto o per sporcarti un controllo. Sa fare sue quelle palle rimbalzanti che l’Empoli butta spesso dentro l’area avversaria.
Insomma, il coraggio di Conceicao nasce dalla voglia di vedere connessioni più spontanee, pulite. Di combinare tutto quel talento che aveva in panchina per mettere pressione ai riferimenti meno solidi che l’Empoli mostra dentro la sua metà campo.
A Theo e Leao è bastato qualche minuto per combinare.
A Leao e Joao Felix ancora meno per combinare anche al Milan.
Il Milan vive di connessioni, ma a Pulisic basta sempre poco per crearne di nuove con chiunque gli si metta attorno: Musah, Reijnders, Walker, Gimenez. Dentro al campo, o largo. Ricevendo palla o facendola arrivare con i tempi giusti. A compagni vecchi o nuovi.
A Empoli ne ha beneficiato Leao ma anche Gimenez. Al Milan un centravanti che usa così bene il corpo mancava dai tempi in cui Ibra fingeva di averne ancora uno idoneo all'attività da professionista.
Il Milan l’ha vinta con il coraggio di Conceicao. Ma avere coraggio è un po’ più facile quando puoi contare su connessioni come queste.
© RIPRODUZIONE RISERVATA