milanistichannel editoriale milan Morata, che delusione! Grande attaccante, incapace però di essere leader
Ancora sul Milan...

Morata, che delusione! Grande attaccante, incapace però di essere leader

mbambara
mbambara Vice direttore 
Doveva essere il naturale sostituto di Olivier Giroud. Del francese tuttavia, Morata non possiede né la leadership né l'empatia umana
01:00 min

Qualche mese fa, più precisamente all'inizio di giugno, Alvaro Morata aveva dichiarato in maniera sibillina: "Al Milan sono successe cose mai viste. Sono andato via perché non mi sentivo più a mio agio e non volevo diventare un problema".

Adesso, il centravanti spagnolo pare voler rincarare la dose, ma senza esporsi in maniera decisa. Nella conferenza stampa post Como Genoa, in seguito alla domanda di un giornalista, Morata è tornato a parlare del Milan, ma senza dire alcunché di sostanziale: "è stato negativo il modo in cui sono andato via, ma su questo non ti posso rispondere. Magari quando smetto di giocare posso parlarne".

L'io fanciullesco in cui si rifugia Morata

—  

Insomma quando Alvaro Morata sente la parola Milan sembra quasi rifugiarsi in una sorta di "io fanciullesco", che gli consente di lanciare il sasso nello stagno e di nascondere poi subito la mano. Dice, però non dice. Fa intuire che sono accadute cose particolari, finanche molto delicate e gravi. Tuttavia non le dice. Ha l'ardire di insinuare, ma non riesce poi ad avere il coraggio di parlare chiaramente.

Personalmente sono sempre stato un grandissimo estimatore del Morata giocatore, punta moderna, non particolarmente un bomber di razza, ma una punta bravissima nell'essere associativa e nel partecipare al gioco della squadra. Quando Alvaro Morata è arrivato al Milan confesso che ero molto felice. Mi pareva il perfetto erede di Olivier Giroud. Non un attaccante giovane ma ancora nel fiore degli anni. Non un giocatore che vive solo per il gol ma una punta che sa fare gol, soprattutto reti decisive in stadi importanti. Non ho cambiato idea nella mia valutazione tecnica del giocatore. Temo però di averlo sopravvalutato sul piano del temperamento e queste dichiarazioni non fanno che dimostrarlo.

L'incapacità di essere leader

—  

Morata avrebbe dovuto essere un leader del Milan, così come lo era stato Giroud. In tanti lo abbiamo pensato. Non avrebbe mai potuto esserlo perché nelle sue dichiarazioni si intravede una totale mancanza di coraggio e di personalità, doti che invece, a Giroud non difettavano.

Se hai qualcosa da dire dilla, altrimenti rimani in silenzio. Insinuare, senza andare oltre, è tipico dei bambini, non dei leader. Alvaro Morata era e rimane un grande giocatore. Non sarà mai, tuttavia, il trascinatore di una squadra. Gli manca la forza mentale per esserlo in maniera credibile.

Iscriviti al canale Whatsapp di Milanistichannel per leggere in anteprima tutte le notizie sul Milan. Entra a far parte di una famiglia rossonera.