milanistichannel editoriale milan Milan, nel mirino delle fake news: quando la narrazione diventa tossica
UN'ANALISI CRITICA

Milan, nel mirino delle fake news: quando la narrazione diventa tossica

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
Il Milan è spesso vittima di una narrazione pubblica distorta, che si regge su mezze verità, sospetti infondati e accuse prive di riscontri...
01:28 min

Il Milan e la narrazione fuori controllo

—  

La comunicazione nel mondo del calcio è diventata una vera e propria arma. E quando una società, come il Milan, sceglie di non "comprare consenso" o forzare la mano su certe narrazioni, rischia di diventare bersaglio facile. In questi mesi, al centro delle polemiche ci sono accuse che, seppur gravi, sembrano non trovare alcun fondamento reale. Proviamo a fare chiarezza.

ISCRIVITI AL NOSTRO FANTACALCIO CON CHIAMARSI BOMBER E FANTALGORITMO. OGNI GIORNATA PUOI VINCERE UNA MAGLIA DEL MILAN O 100 EURO DI BUONI ALLO STORE DEL CLUB ROSSONERO. IL COSTO DI ISCRIZIONE È DI SOLI 20 EURO. CLICCA AL LINK QUI: https://www.fantalgoritmo.it/milanisti-channel/?utm_source=web

Illazioni sui dirigenti: accuse gravi ma senza prove

—  

Le voci su presunti “ritorni economici” per alcuni dirigenti, legati a commissioni o favori a procuratori, sono tra le più pericolose. Si tratta di insinuazioni gravissime, che andrebbero provate - o smentite - nelle sedi opportune.

  • Nessuna inchiesta formale è mai partita.
  • Nessun elemento concreto è mai emerso a supporto di queste voci.
  • Il fatto che circolino senza che nessuno le quereli è sintomo di un ambiente informativo fuori controllo, dove anche una bugia ripetuta abbastanza volte inizia a sembrare verosimile.

    Il proprietario “che si intasca soldi”: teoria del complotto nel Milan

    —  

    Un’altra accusa pesantissima è quella secondo cui RedBird o i suoi vertici starebbero “intascando” denaro dal Milan sotto forma di beni e servizi. Anche in questo caso, ci troviamo davanti a una teoria del complotto, senza riscontri.

  • Il bilancio è pubblico, certificato da revisori.
  • Le operazioni con parti correlate sono soggette a verifica legale e societaria.
  • Dire che una società di gestione degli investimenti come RedBird fa “shopping” con i soldi del club è non solo falso, ma potenzialmente diffamatorio. In qualsiasi contesto aziendale serio, queste insinuazioni porterebbero a una reazione legale. E invece…

    Il vero problema: un Milan che non controlla la comunicazione

    —  

    Il denominatore comune di tutte queste situazioni è uno solo: la debolezza comunicativa del club che per scelta non vuole entrare in quei meccanismi, delle volte ostili, bambineschi e non proprio da libertà di stampa al 100%.

    C'è stato un periodo anche in cui si è parlato di una stampa a favore del Milan di Elliott e RedBird. Ora, vi sembra realmente che il Milan abbia la stampa a favore?

    Il Milan, oggi, sempre per scelta, non vuole optare per una strategia mediatica aggressiva, a differenza di altre realtà che riescono a “pilotare” l’opinione pubblica e silenziare le critiche.

    Scegliere il silenzio è una forma di stile, certo. Ma quando le menzogne si moltiplicano e intaccano la reputazione della società, forse è arrivato il momento di alzare la voce, o almeno di farsi sentire. Anche perché la vicenda Boniface, l'ha risolta lo stesso Victor che ha dimostrato di essere un gran professionista.

    Serve una svolta comunicativa

    —  

    Il Milan non può permettersi di lasciare campo libero alla disinformazione. Non si tratta di rispondere a ogni voce, ma di imparare a tutelarsi e a prevenire determinate informazioni che non vuol dire veicolare la stampa, anzi fare l'esatto opposto. Il Milan deve diventare una macchina di stampa per proteggere il brand e la reputazione. Le critiche, se fondate, sono ben accette. Ma le falsità vanno denunciate, smontate, respinte. Altrimenti si continuerà a parlare del Milan, ma quasi mai con verità.