In 17 gare ufficiali, Allegri ha avuto raramente tutti e quattro gli attaccanti convocabili. E pure nelle uniche due gare in cui Leao, Gimenez, Pulisic e Nkunku erano disponibili (Milan-Napoli e Juventus-Milan), non tutti e quattro erano al top.
Una verità dimenticata: Allegri quasi mai con il Milan al completo in attacco
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Nel dibattito calcistico dominato da analisi ripetitive, ogni tanto riaffiora una verità che sfugge a molti. Dall’inizio della stagione 2025/2026 - 17 partite ufficiali tra Serie A e Coppa Italia - Massimiliano Allegrinon ha praticamente mai potuto contare sul reparto offensivo al completo e in condizione ottimale.
È vero: in Milan-Napoli 2-1 e Juventus-Milan 0-0 erano tutti e quattro a disposizione - Leao, Gimenez, Pulisic e Nkunku - ma non erano tutti e quattro realmente al top contemporaneamente. Una disponibilità formale, più che sostanziale. E questo fa tutta la differenza.
Le uniche due eccezioni: una disponibilità solo sulla carta
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Le due partite citate rappresentano l’unico momento stagionale in cui Allegri ha avuto “tutti presenti”. Ma entrare in distinta non significa essere pronti per incidere.
C’era chi rientrava da un infortunio.
Chi aveva minutaggio ridotto.
Chi non aveva ritmo partita.
Chi non aveva ancora recuperato brillantezza.
Il risultato? Un reparto offensivo nominalmente completo ma praticamente dimezzato nella sua efficacia.
La narrazione dell’ovvio ignora il fattore-assenze
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Molti analisti mettono sotto lente la produzione offensiva del Milan, il gioco ancora non fluido, le difficoltà nel trovare soluzioni continue nei 90 minuti.
Pochi ricordano un dato elementare: Allegri non ha quasi mai avuto la sua batteria di attaccanti nelle condizioni di poter cambiare le partite.
Non è un alibi: è un fatto. E le stagioni si giudicano anche (soprattutto) alla luce delle disponibilità reali, non teoriche.
Cosa cambia nel giudizio sul Milan di Allegri
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Se la rosa rossonera è stata costruita per ruotare quattro attaccanti di altissimo livello, ma:
raramente sono stati contemporaneamente disponibili
e mai tutti e quattro realmente in forma
allora l’analisi va corretta.
Il Milan ha enormi margini offensivi inespressi. E Allegri non ha ancora potuto sperimentare soluzioni, rotazioni e assetti magari pensati tra fine primavera e inizio estate.
La stagione, di fatto, non ha ancora mostrato il potenziale progettato.
Una lettura più completa e meno superficiale sul Milan
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In mezzo al “racconto mediatico dell’ovvio” - quello fatto di luoghi comuni e analisi già pronte - ogni tanto servirebbe fermarsi sui dati.
E questo dato pesa: il Milan non ha mai giocato con i suoi quattro attaccanti realmente disponibili e in condizione contemporaneamente.
Se e quando succederà, si potrà giudicare in modo più equo la mano di Allegri e la reale forza offensiva della squadra.
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