Un mercato in uscita come mai si era visto nella storia rossonera, che porta nelle casse dei rossoneri la spaventosa cifra di 200 milioni di euro. Altro che rosa di scarso valore, erano giocatori importanti...
"Una rosa molto scarsa". È questo il leitmotiv che per tanto tempo si è udito nelle vicinanze del mondo Milan, in primis da diversi addetti ai lavori, fino ad arrivare a molti sostenitori rossoneri. Un messaggio che accompagna il Milan da anni, perfino nel 2022, quando quella "scarsa rosa" fece ricredere tutti, andando a vincere lo scudetto n° 19. Quello che ancora oggi, per molti, è lo scudetto più bello di sempre. Ma non è di questo che vogliamo parlare in questa sede, bensì di un altro punto, quello che analizza l'incasso portato dai giocatori ceduti.
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Circa 200 milioni di euro: questo lo spaventoso incasso di questa sessione di mercato (che non è ancora terminata...)
Ebbene si. Dall'arrivo di Igli Tare infatti, il Milan ha fatto uscire praticamente tutti i giocatori ritenuti "meno importanti", ma a differenza di quanto accadeva in passato, essi non sono usciti a zero, anzi. Un discorso a parte chiaramente lo merita Tijjani Reijnders, giocatore che il Milan avrebbe trattenuto volentieri, ma l'offerta da quasi 72 milioni di euro da parte del Manchester City era troppo importante. Già, 72 milioni, non 55... Ma tornando agli altri giocatori sono due i punti che volevamo affrontare. In primis c'è l'ottimo lavoro fatto dalla società sul fronte uscite, il che dimostra l'importanza di avere un dirigente "sgamato", quale è certamente l'ex Lazio.
La domanda sorge spontanea: sono ingenui i dirigenti altrui o non erano cosi scarsi come in molti credevano?
Ed arriviamo all'altro punto focale di queste cessioni, i cui importi sono qui sopra annotati. Come mai giocatori definiti da (quasi) tutti scarsi sono stati venduti a certe cifre? Intendiamoci, probabilmente qualche cessione è stata ben oltre le attese, non lo neghiamo, ma se guardata nel complesso la situazione è molto chiara: evidentemente non erano così scarsi, ma c'è stata un'incomprensione generale sull'effettivo valore di essi. Perché il libro del calcio, si sa, non va mai giudicato dalla copertina...