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Matteo Gabbia

Matteo Gabbia: difensore sottovalutato e leader silenzioso

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Da quasi due anni, Matteo Gabbia è una delle certezze assolute del Milan; difensore affidabile e sottovalutato ma anche leader silenzioso
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mbambara Vice direttore 

Se ne parla sempre troppo poco ed è una di quelle ingiustizie del calcio che, qualche volta, dovrà essere resa manifesta. Da quando Matteo Gabbia è rientrato al Milan, dopo il prestito di 5 mesi al Villareal, il difensore centrale italiano è di gran lunga il miglior giocatore – per rendimento – del pacchetto arretrato rossonero. Ed anche in questo inizio di stagione, Gabbia ha confermato pienamente il suo ruolo di centrale guida del reparto difensivo del Milan. Matteo è ormai perno inamovibile della difesa a tre implementata da Max Allegri; fra qualche giorno, è plausibile che venga convocato in Nazionale dal neo-commissario tecnico Gennaro Gattuso.

Gattuso Filadelfia

Un giocatore sottovalutato…

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Un riconoscimento ampiamente meritato per il difensore centrale rossonero. Se esiste un sottobosco dei sottovalutati, in questo spazio immaginario c’è certamente Matteo Gabbia. Da due anni questo ragazzo è un’autentica risorsa positiva per il Milan. Nella scorsa stagione, nonostante le tantissime battute a vuoto della squadra rossonera, Gabbia ha comunque offerto prestazioni di discreto livello, pur in un contesto difensivo rabberciato e non adeguatamente organizzato. Nonostante distanze fra i reparti inadeguate ed un filtro quasi inesistente da parte del centrocampo, Gabbia è comunque rimasto sul pezzo, senza mai offrire strafalcioni terrificanti.

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(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Matteo Gabbia non è solo un buon difensore; è anche un leader silenzioso…

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Il buon Matteo però è andato oltre. Si parla tanto di un Milan che, in questa stagione, ha aggiunto dei leader veri nel suo spogliatoio. I nomi di Luka Modric e di Adrien Rabiot sono incontestabili in tal senso. Non bisogna dimenticare però che anche Gabbia, a suo modo, è un leader. Spesso silenzioso è vero, ma anche coraggioso; pronto a presentarsi davanti alle telecamere quando metterci la faccia è difficile. Nella scorsa stagione è capitato parecchie volte. Il Milan perdeva male e Matteo, rossonero vero, andava a parlare ai microfoni. Chi sanguina in rossonero, certe cose non le può dimenticare.