milanistichannel editoriale milan Gol annullato a Pulisic in Milan-Sassuolo: quando il contatto diventa colpa
Una riflessione necessaria

Gol annullato a Pulisic in Milan-Sassuolo: quando il contatto diventa colpa

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
Il gol del 3-1 annullato a Pulisic in Milan-Sassuolo, per una presunta spinta di Loftus-Cheek su Candé, è l’ennesimo episodio che solleva dubbi sull’interpretazione del contatto fisico nel calcio italiano. Un’analisi lucida e costruttiva.
00:56 min

Il gol di Pulisic annullato in Milan-Sassuolo 2-2 pesa più del risultato in sé

—  

Il Milan aveva trovato sul campo il gol del 3-1, una rete che ieri forse avrebbe chiuso la partita col Sassuolo e certificato la superiorità rossonera. Invece, l’annullamento del gol di Pulisic ha finito per spostare il focus dal calcio giocato all’interpretazione arbitrale. Una dinamica ormai ricorrente, che lascia una sensazione di incompiutezza e di confusione regolamentare.

Iscriviti al canale WhatsApp di Milanisti Channel per leggere in anteprima tutte le notizie sul Milan. Entra a far parte di una famiglia rossonera

La "mezza spinta" di Loftus-Cheek su Candé: contatto o infrazione in Milan-Sassuolo?

—  

L’azione è nota: un leggero contatto di Ruben Loftus-Cheek su Fali Candé, che cade con una reazione sproporzionata rispetto all’intensità dell’urto ("Candé che collassa come se fosse stato colpito da un asteroide" ha scritto sagacemente il collega Luca Guerra in un post su Facebook). Nessuna veemenza, nessuna dinamica violenta, nessun gesto innaturale. Eppure, per l’arbitro e si presume anche per il VAR in attesa di "Open VAR", tanto basta per cancellare un gol oltremodo regolare.

La domanda, allora, è legittima: quando il contatto fisico ha smesso di essere parte integrante del calcio?

Il calcio italiano e la progressiva sterilizzazione del duello

—  

L’impressione è, senza malizia, che la classe arbitrale italiana stia progressivamente allontanando il gioco dalla sua essenza. Il calcio è - e resta - uno sport di contatto. Proteggere i calciatori è doveroso, ma trasformare ogni minimo scontro in fallo significa snaturare il gioco, premiando spesso chi enfatizza piuttosto che chi gioca. Non ci avevano detto che i giocatori non devono fare certe sceneggiate?

In questo contesto, episodi come quello di Milan-Sassuolo diventano simbolici: interpretazioni eccessivamente punitive, che generano confusione e sfiducia.

Una riflessione necessaria per il futuro

—  

Non si tratta di invocare favoritismi né di gridare al complotto. Si tratta di chiedere coerenza, equilibrio e rispetto per la sacra natura del gioco. Il Milan, come tutte le altre squadre, ha il diritto di sapere quale sia il metro di giudizio. E il calcio italiano ha il dovere di interrogarsi su quale direzione si stia prendendo.

Perché se ogni "mezza spinta" diventa fallo, allora forse non stiamo più parlando dello stesso sport.