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Criticare è legittimo e sacrosanto. Ma a tutto c'è un limite. Prendete il fantomatico "caso" di Sergio Conceicao che vola in Portogallo per presenziare alle esequie di Pinto da Costa, storico presidente del Porto. Ebbene, se a qualcuno non sta bene che il tecnico portoghese si sia allontanato da Milano a due giorni dalla partita col Feyenoord che se ne faccia una ragione.
Per chi non lo sapesse, segnalo sommessamente che Sergio Conceicao ha perso il papà a 16 anni in un incidente stradale e a 18 la mamma che già da tempo versava in condizioni di salute precarie.
Per il Mister, quindi, Pinto da Costa era come un secondo padre nel vero senso della parola. Quindi basta coi sermoni a convenienza per creare marasma e scompiglio. A volte basterebbe un 9,99% periodico di sensibilità in più quando si trattano certe tematiche.
Sergio Conceicao, proprio due ore fa, inoltre, ha scritto un lungo e sentito messaggio su Instagram per commemorare Pinto da Costa: "Se un'immagine vale mille parole, ce ne vorrebbero mille per descrivere tutto quello che rappresenta per me, Presidente. Quello che hai fatto per il nostro FC Porto è più che noto, quello che hai fatto per me, per la mia famiglia, lo terremo per sempre stretti nei nostri cuori.
Gli ultimi tempi non sono stati facili, ma al di là ci sono decenni di collaborazione, complicità, amicizia. Di una condivisione che non ha avuto bisogno di parole, gesti o espressioni. Quasi una telepatia. R.I.P. amico mio, presidente Jorge Nuno Pinto da Costa. Arrivederci!".
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