Un San Siro tutto da vivere, perché la stagione è ancora in gioco
Quattro giorni per dare un senso a questo finale di stagione. Non serve girarci troppo intorno. Vincere entrambe le gare significherebbe avere l’opportunità di vivere un finale da protagonisti; in caso contrario, la stagione si avvierebbe malinconicamente verso la sua amara conclusione.
Nessuno vuole affrontare l’ultimo mese senza stimoli reali, senza quell’adrenalina fondamentale nello sport. La dirigenza è impegnata nelle valutazioni per individuare il miglior innesto possibile all’interno del quadro dirigenziale, con l’obiettivo di iniziare la prossima stagione con un organigramma completo in ogni settore e potenziato rispetto all’attuale.
Nel frattempo, la squadra vive in un limbo da cui spera di uscire nei prossimi giorni, quando l’Atalanta farà visita ai rossoneri. I bergamaschi avranno l’obiettivo di chiudere anzitempo la rincorsa europea del Milan in campionato. Quattro giorni dopo, sempre a San Siro, sarà il Milan - formalmente in trasferta - ad affrontare l’Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, dopo il pareggio per 1-1 dell’andata, giocata il 2 aprile.
San Siro può rivelarsi ancora una volta decisivo, com’è spesso accaduto negli ultimi anni, dal post-lockdown in poi. Il tifo e l’amore per questi colori non sono mai mancati. Nemmeno in questa stagione altalenante, dove l’unica vera e tangibile soddisfazione è arrivata con la conquista della Supercoppa Italiana a Riyad.
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A testimoniare questa passione c’è il record di presenze casalinghe: il Milan è nettamente primo in Serie A, con oltre 71.000 spettatori di media a San Siro.
Un dato non da poco, che sottolinea — se mai ce ne fosse bisogno — come il tifo vada ben oltre il risultato sportivo, pur essendo ovviamente alimentato da esso. Una stagione come questa può capitare, per vari fattori e vicissitudini, senza con ciò voler nascondere chissà quale verità.
L’unico obiettivo della squadra deve essere quello di ripagare questa passione, cercando di regalare una soddisfazione che vada oltre il singolo trofeo. La Coppa Italia, in questa stagione, assume un significato intrinseco particolarmente profondo, soprattutto per l’avversario incontrato in semifinale. Vincere è sempre importante, ma stavolta lo è ancora di più. Iniziare a farlo contro un’altra avversaria nerazzurra, nella sera di Pasqua, sarebbe il miglior viatico possibile.