Il neo dirigente rossonero sfrutta l'inaspettata permanenza di Antonio Conte a Napoli per mettere a segno il primo colpo stagionale che inevitabilmente indirizzerà la stagione del Milan, ovvero la firma di Massimiliano Allegri.
Si riparte al Max
Assist di Conte e goal di Tare: il Milan riparte da Allegri
Il primo goal del Milan 2025 non lo ha firmato un calciatore e l’assist è arrivato da Napoli, con l’inattesa permanenza di Antonio Conte all’ombra del Vesuvio. Il gol? Lo ha messo a segno Igli Tare, appena insediato nella dirigenza rossonera, consegnando al Milan il nome più pesante e divisivo degli ultimi anni: Massimiliano Allegri.
Basta esperimenti..
I tifosi possono ritenersi soddisfatti, il Milan riparte in maniera decisa e senza fare scommesse, la panchina infatti è stata affidata a Massimiliano Allegri, una garanzia dal punto di vista tecnico e della gestione.
Sì, proprio lui. L’ex Juventus, l’uomo dei cinque scudetti consecutivi, delle finali europee sfiorate e del “corto muso”. Un ritorno al pragmatismo dopo anni di esperimenti che i tifosi hanno sempre contestato, perchè il Milan non può iniziare la stagione nella speranza di far bene, il Milan deve sempre creare i presupposti per fare bene.
Con Allegri, il Milan abbandona ogni velleità di progetto “alla moda” per tornare alla sostanza. Niente moduli liquidi, niente trequartisti improvvisati in regia o centravanti da reinventare. Ordine, compattezza e risultati: è questa la nuova (vecchia) ricetta rossonera.
L’effetto Tare
—Dietro questa svolta c’è la mano esperta di Igli Tare, uno che nel calcio italiano ha lasciato il segno senza mai alzare troppo la voce. Il suo arrivo a Milanello è stato accolto con curiosità, ma ora si capisce la direzione: costruire una squadra credibile, non solo sulla carta, ma ogni domenica sul campo. E partire dalla guida tecnica era il primo passo obbligato.
Tare ha scelto Allegri come primo tassello. Non un semplice allenatore, ma un gestore di uomini, un costruttore di mentalità. In netto contrasto con le scommesse passate, l’operazione Allegri ha il sapore della serietà e dell’ambizione, anche a costo di dividere la tifoseria legata al “bel gioco” a tutti i costi.
Il “bel gioco” Allegri ha dimostrato di saperlo fare in passato, a Cagliari, al Milan e alla prima Juventus, il segreto è quello che accomuna tutti gli allenatori, i giocatori.
Sì perchè le istruzioni della panchina sono direttamente proporzionali alle caratteristiche della rosa, il bravo allenatore è quello che sa sfruttarle al meglio e Allegri ha dimostrato che con i giocatori di qualità fa vedere calcio di qualità.

Cosa aspettarsi ora?
—La domanda sorge spontanea: che tipo di Milan vedremo con Allegri? Probabilmente, una squadra più solida, meno frenetica ma più cinica e di personalità. Un Milan pronto a competere, non a partecipare. Soprattutto Tare e Allegri dovranno essere bravi a creare l'amalgama giusta, far diventare 25 giocatori una squadra, che nei momenti decisivi sia protagonista e non spettatore non pagante.
Quali innesti? Il Milan ha bisogno sicuramente di ritocchi di qualità e personalità e il reparto più importante da rinforzare è sicuramente il centrocampo. Si fanno tanti nomi ovviamente, ma uno a mio avviso, metterebbe tutti d'accordo perchè ritenuto una garanzia come Allegri ed è Ederson dell'Atalanta.
Vedremo, nel frattempo la nuova stagione inizia con nuova certezza, il Milan riparte da Allegri, dalla voglia di puntare al Max.
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