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Dopo il cocente e inspiegabile secondo tempo di Torino, di sabato scorso, il Milan torna nuovamente in campo per una partita di Champions League. L'ultima, risale alla gara casalinga giocata in data 11 dicembre contro lo Stella Rossa. Tale sfida fu risolta dal gol di rapina di Tammy Abraham, arrivato al 87esimo, dopo il pareggio subito venti minuti prima dall'ex-Torino Radonjic.
Della gara in questione però, più che la prestazione o i tre punti fondamentali ottenuti in chiave classifica, si ricordano le parole dell'allora allenatore rossonero Paulo Fonseca. Ripercorriamole insieme:
"La nostra squadra è una montagna russa. Oggi stiamo bene, domani non lo so. E' impressionante."
A tale frase, già carica di significato aggiunse: "Io lavoro tutti i giorni per fare bene, ma non so se tutti i giocatori possono dire questo".
A testimonianza della prestazione non particolarmente colma di mordente tra le fila rossonere e di come l'allora tecnico portoghese abbia, volutamente, messo l'accento su tale aspetto. I rossoneri, dopo le sei settimane di pausa dall'impegno europeo, arrivano a quest'ultimo in una situazione abbastanza analoga. Nonostante il cambio di allenatore, abbia portato sulla panchina rossonera un uomo di grande temperamento. Per dimostrare come, fino ad ora, non ci sia stata una definitiva inversione di marcia, riprendiamo le dichiarazioni di Conceicao successive alla gara con la Juventus:
"Non manca benzina dai, siamo a metà stagione. Dobbiamo avere il frigo vuoto a casa per avere più fame".
Per poi sottolineare: "E' proprio il senso di passività e nella mia carriera ho avuto delle squadre che a livello tecnico non erano un granché, ma avevano una fame incredibile".
Anche in questo caso, è ben evidente quale sia l'aspetto che non abbia soddisfatto la guida tecnica.
Tali riflessioni fatte in precedenza, portano ad evidenziare come il Milan sia l'ultima squadra, fra le 36 partecipanti, per palloni recuperati. Quanto appena affermato, non è riconducibile unicamente alla mancanza di spirito di sacrificio o ad una ridotta motivazione, soprattutto appuntamenti non di prima fascia, ma sicuramente gioca una parte. Ad ogni modo, ecco la classifica:
Qualora la squadra di Sergio Conceicao riuscisse a migliorare il dato negativo in questione, avrebbe ancor più possibilità di tamponare potenziali azioni da rete avversarie. Aspetto da attenzionare, soprattutto nella fase ad eliminazione diretta del torneo, quando inevitabilmente, il tasso tecnico si alza drasticamente.
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