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Il Milan ha battuto ieri sera l'Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia e ha aggiornato una statistica ferma a molti anni fa...
Il Diavolo, infatti, non vinceva un derby 3-0 in casa dell'Inter dal 10 febbraio 1993, non considerando lo 0-3 a tavolino della Champions League 2004/2005 del famoso petardo di Dida.
All'epoca era sempre una gara di Coppa Italia, ma si trattava del quarto di finale di ritorno. Chi segnò? Jean-Pierre Papin due volte e Ruud Gullit. Trentadue anni e due mesi dopo la doppietta è stata sempre di un altro numero 9, Luka Jovic, e la terza rete sempre di un altro olandese, Tijjani Reijnders. Corsi e ricorsi storici...
Sergio Conceiçao, allenatore rossonero, ha parlato al fischio finale di Inter-Milan, ai microfoni di Mediaset.
Sulla scelta di Jovic e sulla partita.
Conceiçao: "Quello che mi è piaciuto è stata l'ambizione, la compattezza e la solidità della squadra. Abbiamo subito un po' nel primo tempo e potevamo fare meglio nelle ripartenza ma poi abbiamo fatto un secondo tempo di grandissimo livello. La qualità tecnica, poi, deve essere connessa all'umiltà e alla voglia di vincere".
Sul futuro.
Conceiçao: "Non è importante Conceiçao, l'importante è vincere contro il Venezia e fare la finale. Io non sono un allenatore diverso, come del resto i giocatori, serve trovare un equilibrio di squadra ed emotivo".
Su Jovic.
Conceiçao: "Sta lavorando benissimo e al massimo, ha perso anche dei chili ed è importante. Lui è uno che gioca molto bene dietro i centrocampisti avversari, e il primo gol è nato proprio così. Noi abbiamo fiducia totale in tutti i giocatori, dipende poi dalle caratteristiche della singola partita. L'importante che loro sanno che è per questo. Mi spiace che in campionato certe volte non viene fuori il nostro lavoro".
Su Pulisic.
Conceiçao: "Christian ha fatto una bella partita e si è sacrificato per la squadra. Lui ha corso tanto e dà tanto alla squadra, delle volte si capisce perché gli manca freschezza con la palla. Ha fatto una grande partita a livello tattico".
Come sta.
Conceiçao: "Soffro troppo questo sport, porto il lavoro anche a casa e forse, mia moglie non è contenta (ride, ndr). Non abbiamo fatto, però, ancora nulla e voglio una squadra che sia tale anche in questo finale di campionato".
Sulla gioia.
"Si tratta di una bella vittoria contro una squadra fortissima. Noi dovevamo essere una squadra solida e umile e cercare di fare quello che avevamo preparato".
Su cosa è andato bene.
"Sono contento della squadra, di questo risultato forte. Volevamo tanto essere a Roma per la finale. Sono contento, hanno fatto un lavoro straordinario. Cerchiamo di vincere un secondo titolo. Ora riposiamo e pensiamo al Venezia perché abbiamo bisogno di fare qualcosa di più in campionato e avere costanza".
Sulla gara.
"Rispetto all’Atalanta è una partita diversa, una storia diversa. Abbiamo fatto noi il primo gol e abbiamo fatto una gara solida. Sono molto contento, abbiamo fatto quello preparato".
Su cosa è piaciuto.
"Mi è piaciuto tutto. Un allenatore è felice quando vede una squadra con convinzione. I momenti che abbiamo sofferto, abbiamo sofferto insieme. È stata una partita quasi perfetta. Sono contento".
Su cosa ha funzionato.
"Abbiamo affrontato una squadra forte che è un semifinale di Champions. Volevamo regalare ai tifosi questa finale dopo la stagione difficile".
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