
Il Milan ha battuto ieri sera l'Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia e ha aggiornato una statistica ferma a molti anni fa...
ESCLUDENDO LO 0-3 A TAVOLINO DELLA CHAMPIONS LEAGUE 2004/2005
MILAN, ITALY - APRIL 23: (Editors note: Star filter used) Luka Jovic of AC Milan celebrates with Tijjani Reijnders after scoring the his team's second goal during the Coppa Italia Semi Final match between FC Internazionale and AC Milan at Stadio Giuseppe Meazza on April 23, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Giuseppe Cottini/AC Milan via Getty Images)
Il Milan ha battuto ieri sera l'Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia e ha aggiornato una statistica ferma a molti anni fa...
Il Diavolo, infatti, non vinceva un derby 3-0 in casa dell'Inter dal 10 febbraio 1993, non considerando lo 0-3 a tavolino della Champions League 2004/2005 del famoso petardo di Dida.
All'epoca era sempre una gara di Coppa Italia, ma si trattava del quarto di finale di ritorno. Chi segnò? Jean-Pierre Papin due volte e Ruud Gullit. Trentadue anni e due mesi dopo la doppietta è stata sempre di un altro numero 9, Luka Jovic, e la terza rete sempre di un altro olandese, Tijjani Reijnders. Corsi e ricorsi storici...
Sergio Conceiçao, allenatore rossonero, ha parlato al fischio finale di Inter-Milan, ai microfoni di Mediaset.
Sulla scelta di Jovic e sulla partita.
Conceiçao: "Quello che mi è piaciuto è stata l'ambizione, la compattezza e la solidità della squadra. Abbiamo subito un po' nel primo tempo e potevamo fare meglio nelle ripartenza ma poi abbiamo fatto un secondo tempo di grandissimo livello. La qualità tecnica, poi, deve essere connessa all'umiltà e alla voglia di vincere".
Sul futuro.
Conceiçao: "Non è importante Conceiçao, l'importante è vincere contro il Venezia e fare la finale. Io non sono un allenatore diverso, come del resto i giocatori, serve trovare un equilibrio di squadra ed emotivo".
Su Jovic.
Conceiçao: "Sta lavorando benissimo e al massimo, ha perso anche dei chili ed è importante. Lui è uno che gioca molto bene dietro i centrocampisti avversari, e il primo gol è nato proprio così. Noi abbiamo fiducia totale in tutti i giocatori, dipende poi dalle caratteristiche della singola partita. L'importante che loro sanno che è per questo. Mi spiace che in campionato certe volte non viene fuori il nostro lavoro".
Su Pulisic.
Conceiçao: "Christian ha fatto una bella partita e si è sacrificato per la squadra. Lui ha corso tanto e dà tanto alla squadra, delle volte si capisce perché gli manca freschezza con la palla. Ha fatto una grande partita a livello tattico".
Come sta.
Conceiçao: "Soffro troppo questo sport, porto il lavoro anche a casa e forse, mia moglie non è contenta (ride, ndr). Non abbiamo fatto, però, ancora nulla e voglio una squadra che sia tale anche in questo finale di campionato".
Sulla gioia.
"Si tratta di una bella vittoria contro una squadra fortissima. Noi dovevamo essere una squadra solida e umile e cercare di fare quello che avevamo preparato".
Su cosa è andato bene.
"Sono contento della squadra, di questo risultato forte. Volevamo tanto essere a Roma per la finale. Sono contento, hanno fatto un lavoro straordinario. Cerchiamo di vincere un secondo titolo. Ora riposiamo e pensiamo al Venezia perché abbiamo bisogno di fare qualcosa di più in campionato e avere costanza".
Sulla gara.
"Rispetto all’Atalanta è una partita diversa, una storia diversa. Abbiamo fatto noi il primo gol e abbiamo fatto una gara solida. Sono molto contento, abbiamo fatto quello preparato".
Su cosa è piaciuto.
"Mi è piaciuto tutto. Un allenatore è felice quando vede una squadra con convinzione. I momenti che abbiamo sofferto, abbiamo sofferto insieme. È stata una partita quasi perfetta. Sono contento".
Su cosa ha funzionato.
"Abbiamo affrontato una squadra forte che è un semifinale di Champions. Volevamo regalare ai tifosi questa finale dopo la stagione difficile".
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