Da ieri Sergio Conceicao è il nuovo allenatore del Milan. La squadra rossonera ha preso un tecnico di livello che sa allenare sotto pressione e che conosce l’arte dell’arrangiarsi al meglio.
Un tecnico di temperamento
Un allenatore di livello: ecco chi è Sergio Conceicao
Vediamo nel dettaglio alcune sue caratteristiche.
Flessibilità e temperamento
—Le maggiori qualità di Conceicao sono la flessibilità tattica ed il temperamento. Si tratta di un allenatore che imposta le sue squadre sulla difesa a 4, ma è poi molto flessibile nell’interpretazione dei moduli.
Negli ultimi anni ha fatto bene sia con il 4-4-2, sia con il 4-3-3 ed il 4-2-3-1. Ha saputo adattare le sue squadre sia ai centravanti fisici, sia ai centravanti più abili nella manovra.
Non ha dogmi e riesce ad instaurare buoni rapporti con il gruppo perché è uno di quegli allenatori che sa parlare ai giocatori e che possiede quella credibilità per potersi far valere e rispettare.
Attenzione ad un aspetto importante: durante la sua permanenza in Portogallo, il suo Porto non è mai stata considerata la squadra più forte fra le tre classiche portoghesi ma era sempre, fra tutte, quella meno gradevole da affrontare per la mentalità e la cattiveria agonistica che aveva.
Tante vittorie in un contesto economico difficile
—Sergio Conceicao è diventato allenato del Porto nell’estate del 2017. Allenare il Porto per tanti anni significa avere tempra e nervi saldi, in quanto l’ambiente è molto irrequieto e le aspettative sono alte, anche quando le possibilità economiche sono limitate.
Un dato risalta immediatamente. In sette anni con Conceicao in panchina il Porto ha sempre chiuso il mercato con saldo attivo.
In totale, su sette stagioni, la società del presidente Da Costa ha avuto un differenziale entrate/uscite positivo per oltre 250 milioni di euro.
Nonostante questo Conceicao ha vinto molto (11 titoli, fra cui tre scudetti), pur dovendo fronteggiare una concorrenza importante (Benfica e Sporting Lisbona).
Valorizzazione giocatori: effetto moltiplicatore
—Il Porto è riuscito a fare quelle entrate economiche grazie al grande lavoro di Conceicao nella valorizzazione dei talenti.
In sostanza sui giocatori con potenziale, il nuovo allenatore del Milan ha grande abilità nel trarre il meglio dalle loro qualità, moltiplicandone il valore.
Alcuni esempi saranno significativi da questo punto di vista.
Eder Militao preso a 7 milioni e rivenduto a 50 al Real Madrid. Ricardo Pereira preso per 1,6 milioni e rivenduto a 22 al Leicester. Diogo Dalot, proveniente dal settore giovanile del Porto, rivenduto al Manchester United per 22 milioni. Fabio Silva e Fabio Vieira, entrambi provenienti dal settore giovanile, venduti rispettivamente per 40 milioni al Wolves e per 35 milioni all’Arsenal. Danilo Pereira preso per 4,5 milioni dal Maritmo e rivenduto a 20 milioni al PSG. Luis Diaz preso per 7 milioni e rivenduto a 52 milioni al Liverpool. Otavio preso per 2,5 milioni e rivenduto a 60 milioni all’Al Nassr.
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