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MF-Milano Finanza rivela che sarebbero pronte le due società veicolo dei Club, Blueco e Red Stadco, titolari a loro volta ognuna del 50% di Nsm Holding, che rileverà lo stadio. Sarebbero state create a metà settembre, prima del voto in Consiglio, con il Presidente del Milan Scaroni e il Chief of Staff dell’Inter Catanese presenti davanti al notaio. Amministratore Unico di Redstadco è il direttore dell’area amministrativa e finanziaria rossonera Guidotti Mori, di Blueco è Andrea Accinelli, CFO nerazzurro. Nsm Holding è nata invece il 3 ottobre, subito dopo il voto. Nel Board rappresentanti di Club e fondi: Catanese (I), Ligori e Ralph (OT), Guidotti Mori e Cocirio (M), Bramante (RB). Nello statuto, una clausola di prelazione per l’altro club nel caso di uscita dal progetto di uno dei due.
Un impianto così rilevante sul piano sportivo, simbolico e culturale. Un allargamento del recinto dello stadio alle nuove aree acquisite potrebbe creare un “quarto anello” orizzontale dove collocare tutte le funzioni necessarie, senza richiedere la demolizione. Sul Corriere della Sera appare la lettera di un residente, secondo cui il progetto potrà portare solo cose positive in un’area oggi priva di funzioni, oltre ad accrescerne il valore immobiliare, ricompensando i disagi dei cantieri.
Famiglia Cristiana intervista Diego Abatantuono: “San Siro è uno stadio funzionale, con una visibilità perfetta e facilissimo da raggiungere. Si poteva ristrutturarlo e costruirne un altro. Demolirlo significa cancellare un pezzo importante di memoria storica della città. Ho la sensazione che dietro ci siano soprattutto interessi economici, più che sportivi”.
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