Yanis Messaoudi, il nuovo Leny Yoro osservato da Moncada aveva già incontrato il Milan

Nelle ore in cui Giovanni Leoni è entrato fortemente nell'orbita rossonera, spunta un'ulteriore profilo futuribile, ai più sconosciuto, o meglio, ancora da scoprire. Yanis Messaoudi è, senza ombra di dubbio, il nome del giorno per quel che riguarda il mercato del Milan. Non tanto per essere identificato come il profilo in grado di spostare gli equilibri della prossima stagione, quanto più per l'enorme alone di curiosità che si è creato attorno a quest'ultimo.

A lanciare l'indiscrezione, l'esperto di calciomercato Matteo Moretto, il quale afferma come i rossoneri siano il club più interessato e, allo stesso tempo, più vicino ad ingaggiare il giovane talento della difesa francese. Messaoudi, classe 2009, è uno dei tanti "figli" del prolifico sistema-calcio Blues. Quest'ultimo, una vera e propria eccellenza in termini di giovani talenti, non ultimo l'astro nascente del calcio europeo Désiré Doué. Motivo per cui, gli occhi del Milan, ed in particolar modo degli scout capitanati da Geoffrey Moncada, sono ben attenti su quanto accade nei settori giovanili dei club transalpini.

Alla scoperta di Yanis...

Messaoudi, attualmente, milita nell'under 17 del Racing Club de France Football. Nel corso dell'ultima stagione, ha totalizzato un totale di 23 presenze, 22 delle quali da titolare. A quest'ultime, poi, va aggiunta la rete messa a segno nella sfida del 29 settembre contro l'US Lesquin. Il classe 2009 non si presenta come un difensore particolarmente aggressivo, difatti ha ricevuto un'ammonizione solo in quattro occasioni, mai l'espulsione.

Quando, però, si parla di un astro nascente del calcio, che attira su di sé le prime attenzioni, sono inevitabili i paragoni. Quante volte si è sentito parlare di giovani eredi di grandi giocatori o, addirittura, di fuoriclasse. Un aspetto che, con ogni probabilità, più che rinforzare il ragazzo lo appesa di ulteriori pressioni e di potenziali canoni da rispettare, in quanto paragonato a quel determinato calciatore. Ciò nonostante, Yanis Messaoudi non rappresenta l'eccezione alla regola ed in patria lo accostano già ad un ulteriore talento francese del ruolo: Leny Yoro.

La strada, però, per arrivare ai livelli del classe 2005, attualmente in forza al Manchester United, è ancora lunga e con molti ostacoli da superare. Uno su tutti la tenuta mentale, a maggior ragione da quando, in età così giovane, si cominciano a concentrarsi su di te gli occhi cinici ed impazienti del grande calcio. Ciò, rappresenta uno degli ardui compressi da accettare per arrivare nell'élite del calcio dei grandi.

Anche se si è un potenziale predestinato. Quest'ultima espressione, qualora il suo trasferimento al Milan si dovesse concretizzare, sarebbe la più azzeccata. Scopriamone il motivo.

Messaoudi e il suo legame con il Milan...

Per ora, non è dato sapere se il suo legame con i colori rossoneri si costituisca anche di una componente emotiva e di fede. Ciò che è certo è che Yanis ha già incontrato il Milan sul suo cammino.

Bisogna riavvolgere il nastro e tornare all'ormai lontana primavera del 2019, quando la giovanissima promessa, Yanis Messaoudi, militava ancora nelle giovanili del club francese per eccellenza, il PSG. Dunque, ere geologiche completamente differenti, sia sul piano calcistico, che su quello globale. L'attenzione, però, è tutta su un torneo che si svolge nella città di Verona: la Bardolino Champions Cup.

Molti i club internazionali e non che vi partecipano, dal Bayern Monaco, al Liverpool, per arrivare al Paris Saint-Germain. A quest'ultimo, presenzia anche l'élite del calcio nostrano Juventus, Inter, Roma e, soprattutto, Milan. Nel corso di tale torneo, complice un sorteggio non favorevole a ciò, il club parigino e Messaoudi non avranno modo di misurarsi direttamente con le casacche rossonere. Ciò nonostante, ad oggi, rimane il primo, seppur indiretto, contatto fra Yanis e il Milan.

Messaoudi, un "Kalulu-bis"?

Inevitabilmente, quando si pensa ad un'operazione della tipologia in questione, uno dei primi pensieri che riaffiorano nella mente dei tifosi rossoneri è quello relativo a Kalulu. Pierre, approdato in quel di Milanello il 5 agosto 2020, era arrivato nell'anonimato più totale e fra i molti dubbi sulla bontà dell'operazione.

Con il tempo, quei 480mila euro utili all'acquisizione del classe 2000, si sono tramutati in 14 milioni di valore, cifra con la quale è stato venduto alla Juventus. Ma soprattutto, Kalulu rimane ad oggi uno di quegli interpreti che hanno contribuito, a suon di prestazioni di alto livello, alla conquista del diciannovesimo scudetto rossonero.

Senza però spingerci troppo oltre, solo il tempo saprà dirci se Yanis Messaoudi si rivelerà un "Kalulu-bis". Anche perché, ad oggi, la concentrazione è tutta rivolta al presente. Xhaka e Javi Guerra sembrano essere le trattative che in questi giorni stanno richiedendo più tempo ed energie al Milan. Senza trascurare, poi, la questione relativa alla punta.

Motivo per cui, l'espressione che più si addice alla condizione di Messaoudi e alla potenziale trattativa, sia "calma e gesso".