Milan: Tare o non Tare, questo è il dilemma

Parafrasando la celebre frase dell'Amleto di William Shakespeare, il tema del Direttore Sportivo continua a tenere banco in casa Milan, al di là del nome di Tare, riempiendo quotidiani e siti a tinte rossonere.

Dopo la quasi certezza di Fabio Paratici e la successiva marcia indietro dei più informati, ora è il turno di Igli Tare. Si parla di un incontro ipotetico avvenuto nella capitale tra il CEO Giorgio Furlani e l'ex Direttore Sportivo della Lazio, Igli Tare. Alcuni anticipano i tempi e parlano di un accordo già raggiunto, altri restano più cauti, parlando di un incontro positivo tra le parti, mentre altri ancora si limitano a dire che si è trattato di un incontro interlocutorio.

Siamo immersi nelle consuete dinamiche del calciomercato, se non fosse che ci troviamo nel pieno del finale di stagione. Sono ancora in palio la Coppa Italia e un piazzamento europeo in campionato. La volontà della società è stata più volte sottolineata dai diretti interessati, tra cui il Presidente Paolo Scaroni e il CEO Giorgio Furlani.

Il Milan avrà un Direttore Sportivo tradizionale nella stagione 2025/2026.

Anche lo stesso Geoffrey Moncada ha precisato che non avrebbe alcun problema a tornare a ricoprire il ruolo di capo dell'area scouting. Un ruolo ricoperto dal 5 giugno 2018 fino al giugno 2023 - si pensi a Pierre Kalulu, ma soprattutto allo stesso Rafael Leão.

Ora che le tessere del puzzle stanno lentamente andando al loro posto, è giusto concedere tempo a chi deve prendere una decisione così rilevante, così da valutare tutto con la dovuta calma. È importante valutare con attenzione i pro e i contro di una decisione destinata a influenzare le stagioni a venire. Solo così si potrà procedere con la consapevolezza necessaria, evitando passi affrettati che potrebbero compromettere il futuro.

Il momento della scelta definitiva si avvicina, bisogna solo avere un po’ di pazienza. D’altronde, tra una settimana c’è ancora una partita decisamente importante da giocare.