Serve praticità, non ideologia

In questo momento Max Allegri è esattamente ciò che serve al Milan

Allegri Milan
Non è il momento dei puristi del gioco e dei filosofi. Il Milan della prossima stagione ha bisogno di pragmatismo. Allegri è l'uomo giusto
mbambara
mbambara Vice direttore 

Non sorprende che il nome di Massimiliano Allegri venga, sempre più spesso, accostato alla panchina del Milan per la stagione 2025-2026. Nella prossima stagione infatti per il Milan sarà fondamentale non sbagliare nulla, andare sulle certezze e non sulle possibilità.

Il curriculum di Massimiliano Allegri negli ultimi 15 anni è un biglietto di presentazione abbastanza rassicurante. Sul campo ha ottenuto 6 primi posti, 1 secondo posto, 3 terzi posti, 1 quarto posto. In una sola occasione è stato esonerato a stagione in corso (proprio al Milan nel 2013-2014, l’unica sua stagione negativa in carriera). Per il resto Allegri è una garanzia di competitività. A Torino sponda bianconera hanno rivalutato molto il suo lavoro dopo un mercato faraonico, cui è seguita una stagione in cui la Juventus non è mai stata certa di raggiungere il posto in Champions League.

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Galeone Allegri

MILAN, ITALY - OCTOBER 19: Head coach AC Milan Massimiliano Allegri speaks with Ricardo Kaka (L) during the Serie A match between AC Milan and Udinese Calcio at Giuseppe Meazza Stadium on October 19, 2013 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Allegri non è un profilo che soddisferà gli esteti del calcio e coloro che mettono la bellezza del gioco davanti a tutto. Tuttavia questo è un momento storico in cui il gioco, l’estetica, la qualità del calcio, non possono essere la priorità. La priorità per il Milan nella stagione 2025-2026 è quella di rientrare in Champions League. Conta arrivarci, non come ci si arriva. Non è questo il momento di arricciare il naso, ricordando antiche discussioni sul gioco del Milan ai tempi di Allegri. Sono passati tanti anni, nei quali il tecnico livornese ha vinto tanto affermandosi come uno degli allenatori italiani più bravi e credibili.

L’approccio pragmatico deve prevalere sull’approccio ideologico. I milanisti hanno un senso del gioco e della bellezza derivante dal gioco che è molto alto. Oggi però è un momento troppo delicato per mettere questi principi nobilissimi al primo posto. Serve un allenatore capace di gestire lo spogliatoio usando bastone e carota, un tecnico che conosca già l’ambiente, un uomo che declini la praticità prima dell’ideologia. Il bene del Milan, inteso in senso pieno, viene prima delle disquisizioni sul gioco. L’ex allenatore della Juventus può non piacere ed il gusto personale è sempre legittimo, nonché meritevole di rispetto. Ma in questo momento Massimiliano Allegri è esattamente ciò che serve al Milan. Con buona pace dei puristi del gioco e dei filosofi di professione.