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IL PARERE DI LELE
Le parole dell'opinionista: "Il salto di Ricci innanzitutto è strategico, è posizionale, nel senso che Ricci da giocatore un po' più di tecnica, un po' più avanzata, diventa un giocatore di ordine, di recupero, di equilibrio, di buon passaggio sicuramente, con numeri non da centrocampista alla Reijnders, ma da centrocampista anche di fatica e di equilibrio tattico. Lui secondo me ha avuto un impatto nello scorso anno clamoroso. La partita al Parco dei Principi in Nazionale contro la Francia dell'Italia lo vede dominare, lo vede palleggiare dentro l'area, girare Mbappé e uscire a testa alta. Lo vede coprire, sopperire a volte a un equilibrio precario che si poteva avere in campo. Lo vedi nella posizione, nel fraseggio, nell'appoggio, nel lancio, nella palla in verticale, nei tempi di gioco e in questa testa girevole che deve appartenere a tutti gli uomini barometri delle squadre, quelli che danno i tempi e che vedono gioco e che coprono il campo anche per gli altri. Lui per me è migliorato lì. Quindi l'apporto di Ricci deve essere il classico binomio quantità-qualità". (Instagram @vivaelfutbolofficial e @leleadani)