Un'intervista che assomigliava più ad una chiacchierata, in esclusiva per la nostra redazione è intervenuto Francesco Repice che ha toccato diversi argomenti come l'ultimo rush di stagione in Serie A per la lotta in Champions League, il concetto di fallimento nello sport (riferito al Milan) nonché il calciatore di cui mantiene un grande ricordo.
REPICE IN ESCLUSIVA
Repice sulla Champions: “Milan, non c’è fallimento nello sport. Dagli errori..”
Con la sua voce in radiocronaca ha fatto innamorare milioni di tifosi e appassionati a questo sport. Da romanista, come si è sempre proclamato esplicitamente. Eppure il rischio di andare in extra-bit sul lavoro non lo scalfisce. L'importante è essere sempre sul pezzo, e avere una buona memoria.
Questa giornata di campionato può essere il crocevia della stagione?
"Tutte le prossime 9 lo saranno, per quelle due che sono in testa. Quando è punto a punto io faccio difficoltà a dirlo. L'Inter è evidente sia la più forte, però, come dicono sempre i giocatori non sempre vincono i più forti".
Senza il quarto posto, ma con vittoria della Coppa Italia, la stagione del Milan sarebbe fallimentare?
"Per me le stagioni non lo sono mai. Il fallimento nello sport non esiste: quanti campionati NBA ha giocato Michael Jordan? 15? 20? Le volte in cui non ha vinto ha fallito? Non è un discorso da sport secondo me.
Il Milan può fallire gli obiettivi, ma da questi errori si migliora per il futuro. Io stesso sono un tifoso per cui a me interessa vincere e basta, ma non è che parlo di fallimento in caso contrario".

C'è un giocatore nel passato del Diavolo a cui è rimasto particolarmente affezionato?
"Alessandro Nesta, per me il ministro della difesa. Poi lui laziale quindi ogni volta che lo vedo mi prende in giro chiamandomi lupacchiotto. Come calciatore lasciamo perdere perché ogni parola sarebbe riduttiva, però per me Alessandro Nesta è un ragazzo di una educazione, serietà e onestà intellettuale difficile da trovare nel mondo del calcio".
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