di Marta Baudo per Thedevilinside.it -
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The Devil Inside – Diavolo da Incubo
E pensare che Napoli-Milan rievoca ricordi di sfide epiche, appuntamenti memorabili, con campioni da entrambe le parti e con le due squadre in gioco per lo scudetto. Si parla di più di trent’anni fa, anni luce da oggi. Di questi tempi, in realtà, solo i partenopei sono da scudetto, e noi li vediamo con il binocolo. A Napoli l’ennesima conferma di questo andamento strampalato. A pochi giorni dal match, ci si chiedeva se avremmo tenuto in corsa i partenopei… O se saremmo risorti noi. Si è capito subito quale sarebbe stato l’andazzo! Senza dubbio suscitava perplessità la nostra formazione iniziale.
Perchè Conceicao continua imperterrito a mettere Felix che non incide?
—Preoccupa che iniziamo gran parte delle sfide in svantaggio. Siamo poi costretti a rincorrere e così si spreca il doppio delle energie. E non sempre si riesce a recuperare, anzi. Se continuiamo a sbagliare l’approccio, c’è da pensare che questo sia un difetto strutturale della squadra. E da Pioli a Fonseca e Conceicao, nessuno è ancora riuscito a risolverlo! Come mai giochiamo spesso solo un tempo nelle ultime stagioni? Ci svegliamo talvolta quando il risultato è compromesso. Si ha la percezione che siamo terribilmente fragili e che il gol lo possiamo prendere da un momento all’altro, senza avere la forza di opporci. Bisognerà lavorare molto su questo tasto. Risolvere il problema delle imbarcate e della difesa in tilt dovrà necessariamente essere prioritario.
Forse, per arginare le scorribande avversarie, sarebbe bastato provare a giocare più coperti. Chissà… Il Napoli si che è velenoso e pressa alto, noi no. Abbiamo permesso ai partenopei di fare quello che volevano, senza se e senza ma. Perché i nostri giocatori vogliono sempre fare tutto da soli? Il calcio è uno sport di squadra, corale. Il Milan va per tentativi e siamo confusionari e insicuri, giochiamo troppo a caso, sperando che qualcuno inventi qualcosa. Per non parlare della sindrome da rigore che ci tormenta da inizio stagione! Jimenez lo spagnolo è molto fumoso mentre Gimenez il messicano va aspettato, deve superare il blocco mentale. La squadra sarebbe forte, come dice l’esperto Ambrosini, ma continua a rendere troppo poco rispetto al suo potenziale. Chi avrebbe mai immaginato che Conceicao dovesse faticare più di Fonseca e che avrebbe avuto un percorso così ondivago? Oggi c’è un Milan con pochi punti fermi cui aggrapparsi, in cerca di fari nel buio. Conceicao ci aveva illuso di essere la persona giusta nel momento giusto ma…
Ora testa e cuore sulla Coppa Italia, per tenere viva almeno questa speranza. Conosciamo bene l’avversario, in stagione l’abbiamo affrontato diverse volte. Cercasi exploit disperatamente! L’ancora della Coppa nazionale riuscirà a tenerci a galla?
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