di Gaetano De Santis -
Oramai siamo abituati a simili situazioni in questa stagione: il Milan spalle al muro, una serata da dentro o fuori in merito alle ambizioni da seconda stella ed un Leao destinato ad influenzare - come spesso accade - una partita che si attende complicata come poche. Il portoghese in notti come queste si esalta tendendo a renderle memorabili come è successo varie volte durante questi anni, cercando di caricarsi sulle spalle il peso dell'attacco rossonero. Lo scorso anno aveva la classe di Pulisic e la leadership di Giroud a coadiuvarlo in questo compito.
La notte è quella giusta
Quest'anno, con la partenza verso il campionato a stelle e strisce di Olivier, il compito di indicare la via sarà affidato ad Alvaro Morata, un giocatore totale, basilare tanto in campo quanto nello spogliatoio.
Ieri il Mister Fonseca nella consueta conferenza stampa della viglia è stato chiaro: "Penso che Rafa ha ancora margine per migliorare. Ha fatto bene nelle ultime partite, anche per atteggiamento difensivo. Sono totalmente soddisfatto? No. Ha capacità per fare meglio. La testa di Rafa deve essere improntata sul fare meglio. Ha fatto 5 gol, deve avere in testa di farne 20." Ora spetta a Leao fare quest'ultimo step decisivo: sembra già cambiato negli atteggiamenti in campo rispetto ad inizio stagione, manca l'ultimo tassello, quello decisivo per il passaggio da talento a campione.
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