Milan, sette pareggi in casa in Serie A: ecco da quanto non capitava
MILAN, ITALY - APRIL 05: Luka Jovic of AC Milan in action during the Serie A match between AC Milan and Fiorentina at Stadio Giuseppe Meazza on April 05, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
I rossoneri, dopo il 2-2 con la Fiorentina, sono arrivati a sette pari interni in campionato. Una circostanza che non si verificava da una stagione con Carlo Ancelotti in panchina...
Il Milan ha pareggiato ieri 2-2 in casa con la Fiorentina e ha raccolto il nono segno X in campionato su trentuno match. Inoltre, confrontando i pareggi rossoneri in casa in A con quelle delle ultime diciassette annate, viene fuori una statistica curiosa...
Il dato
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Quello con la Viola, infatti, è il settimo pareggio interno per il Diavolonelle sedici sfide disputate tra le mura amiche. Era dalla che il Milan non pareggiava sette gare in A a San Siro. Il numero negativo, però, è stato raggiunto da Maignan e compagni con ancora tre incontri da disputare a Milano tra aprile e maggio (Atalanta, Bologna e Monza).
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Quel Milan, allenato da Carlo Ancelotti, pareggiò in casa in tutto il torneo contro Fiorentina (1-1 il 3 settembre 2007), Parma (1-1 il 22 settembre 2007), Catania (1-1 il 30 settembre 2007), Torino (0-0 il 3 novembre 2007), Juventus (0-0 l'1 dicembre 2007), Livorno (1-1 il 13 febbraio 2008) e Lazio (1-1 l'1 marzo 2008).
Milan-Fiorentina, le parole di Conceicao
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L'allenatore rossonero Sergio Conceicao è intervenuto ai microfoni di DAZN e Sky Sport al termine di Milan-Fiorentina. Ecco le sue parole.
Milan-Fiorentina, le dichiarazioni di Conceicao
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Sulla partita:
"Alcuni errori individuali, ma non solo in difesa. Credo che la squadra abbia fatto errori forzati dall'avversario. Stiamo cercando di lavorare e migliorare, anche a Napoli è stato più o meno così. Noi sbagliamo tanti gol, dobbiamo trovare equilibrio perché creiamo tanto. Questo non era quello che avevamo preparato, il responsabile sono io".
Sulla preparazione:
"Parliamo tra di noi e prepariamo le partite. In questi tre giorni l'abbiamo preparata ovviamente. La nostra qualità è l'insieme delle caratteristiche dei giocatori che devono avere questa personalità sempre per essere presenti".
Su Musah:
"In settimana mi ha dato segnali positivi, non c'erano motivi per non farlo giocare. Ho capito che la partita non stava andando bene e l'ho cambiato. È un giocatore di qualità ed è un bravo ragazzo, può succedere che alcune partite girino così".
Sull'approccio:
"Un brutto approccio, abbiamo fatti errori non forzati. Non c'entrano le qualità, ma l'approccio e la mentalità. Contro l'Inter abbiamo fatto bene, oggi (ieri, ndr) dopo 10 minuti eravamo sotto 0-2. Loro vogliono dare una risposta diversa ma in quei 20 minuti siamo stati veramente brutti. Poi diventa veramente difficile, anche se dopo l'intervallo la reazione è stata buona".
Sergio Conceicao (Foto di Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Sul fattore mentale:
"Questi approcci sono diversi anche a livello di ambiente. Sappiamo di dover entrare al 1000%, poi c'è un piano di gioco che dopo 10 minuti si acutizza, peggiora la situazione, salta il piano iniziale. Ci alleniamo per capire la loro ampiezza, ma per arrivare sui palloni dobbiamo essere molto più aggressivi, anche perché non c'era pressione avversaria. Penso sia più un fattore mentale che di qualità o preparazione della partita".
Sugli attaccanti:
"Non ho ancora parlato con loro. Jovic lavora molto bene da quando sono qui, oggi ha fatto uno sforzo per uscire dalla sua zona, ha una qualità incredibile. Lui si sforza per fare ciò che voglio, si è meritato questi minuti e lui si sente bene".
Su Theo:
"A livello offensivo riconosciamo la sua qualità, anche in velocità per come mette in difficoltà gli avversari. Forse alcuni giocatori si sentono più protetti con la difesa a cinque".