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La squadra rossonera, per demeriti propri, è virtualmente fuori dalla corsa scudetto, sia per la distanza dalla vetta, sia perché dovrebbe rimontare punti su 6-7 squadre. Troppe decisamente per coltivare un obiettivo realistico di rimonta.
Il Milan, sin dalla prossima gara di campionato contro il Genoa, dovrà iniziare a ragionare sull’obiettivo minimo stagionale, ossia la qualificazione alla prossima Champions League.
Leggere che la stagione del Milan è finita a dicembre è spiacevole, ma è anche rivelatore di poca sportività e di poca conoscenza storica.
Il Milan ha 125 anni di storia ed ha vinto 19 scudetti. Ciò significa che in 106 anni su 125 non ha vinto il campionato.
Eppure una stagione in cui si porta a casa un obiettivo sportivo avrà comunque valore; di contro una stagione in cui si falliscono tutti gli obiettivi potrà essere considerata negativa.
Nell’estate del 2001 il Milan aveva investito pesantemente sul mercato, prendendo Filippo Inzaghi, Andrea Pirlo e Manuel Rui Costa. A dicembre, dopo una sconfitta a Roma, il Milan era virtualmente fuori dalla corsa scudetto.
Il quarto posto raggiunto all’ultima giornata in quella stagione fu però non soltanto un obiettivo sportivo importante raggiunto dal club rossonero. Quell’approdo, infatti, consentì al Milan di iniziare il ciclo dei Meravigliosi di Carlo Ancelotti.
L'inizio di stagione è stato negativo in campionato; le colpe del Milan sono evidenti e riconosciute. Questo però non significa doversene vergognare, né tantomeno è un buon motivo per alzare bandiera bianca.
La stagione è ancora tutta da giocare, sia per quanto concerne le coppe, sia per quanto concerne la qualificazione alla prossima Champions League.
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