DAL 1981 AD OGGI

Milan-Monza e la Curva Sud: due contestazioni a 44 anni di distanza

Milan-Monza
Curiosa coincidenza tra il 14 giugno 1981 e il 24 maggio 2025 (Serie A, contestazione a San Siro): due Milan-Monza, due sfoghi della Sud.
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

La storia del Milan è costellata di momenti iconici e tra questi spiccano le manifestazioni di dissenso della Curva Sud. Una singolare coincidenza lega due date distanti esattamente quarantaquattro anni: il 14 giugno 1981 e il 24 maggio 2025. In entrambi i casi, contro il Monza, la tifoseria organizzata rossonera ha espresso il proprio malcontento, tracciando un filo rosso nella storia del tifo milanista.

Milan-Monza: Storia di Due Contestazioni Leggendarie

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La passione dei tifosi milanisti è leggendaria. Altrettanto leggendaria, però, è la loro capacità di manifestare il proprio dissenso quando il momento lo richiede. Nel vasto archivio delle contestazioni della Curva Sud, emerge una curiosa e significativa coincidenza, legata a due partite, giocate a distanza di oltre quattro decenni, contro lo stesso avversario: il Monza.

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14 giugno 1981: la promozione in A e la rabbia della Curva Sud

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Il 14 giugno 1981 è una data scolpita nella memoria dei supporter rossoneri. Non è una data gloriosa nel senso tradizionale, ma rappresenta un momento cruciale. Il Milan, retrocesso d'ufficio in Serie B a seguito dello scandalo Totonero, affrontava il Monza a San Siro per la penultima giornata di campionato cadetto. Il Diavolo, che perse sei gare nel corso della stagione, conquistò la matematica promozione in Serie A con la vittoria per 1-0 grazie al gol di Walter Novellino e visse quel giorno anche con un po’ di amarezza. In quel Monza, retrocesso come quello di Nesta oggi da qualche settimana, giocavano due futuri rossoneri come Massaro e Colombo.

Milan-Monza

Nonostante il lieto fine sportivo, la Curva Sud mise in atto una contestazione dura e significativa. Non fu una protesta contro il risultato o la squadra in campo, che aveva comunque ottenuto la promozione, ma contro la società, la gestione e le vicende che avevano condotto il Milan a giocare in B. I fischi, gli striscioni polemici e i cori di protesta furono il grido di dolore di una tifoseria che sentiva di aver subito un'ingiustizia e che non accettava di vedere il proprio club in quella categoria. Fu una pagina di rabbia e delusione per la retrocessione forzata, anche se culminata con una promozione meritata sul campo. Quella contestazione fu un segnale chiaro di un popolo che chiedeva rispetto e un rapido ritorno alla grandezza.

Milan, 24 maggio 2025: l'insofferenza del presente a San Siro

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Quarantaquattro anni dopo, il 24 maggio 2025, il Milan ha affrontato nuovamente il Monza a San Siro, ma questa volta in un contesto completamente diverso: la Serie A. Sebbene il Milan abbia un parco giocatori di ottimo livello, il clima intorno alla squadra è tutt'altro che sereno. Le costanti prestazioni altalenanti, le mancate vittorie negli scontri diretti (derby a parte) e la recente sconfitta nella finale di Coppa Italia col Bologna, hanno generato una tensione palpabile e un malcontento crescente tra i tifosi.

Ieri, la Curva Sud ha alzato la voce. Non per una retrocessione, ma per esprimere la frustrazione per obiettivi mancati, per la percezione di un potenziale inespresso e per le scelte societarie e tecniche ritenute non all'altezza delle ambizioni. La contestazione ha assunto i connotati di un avvertimento, di una richiesta di maggiore determinazione e di una svolta decisa per il futuro. È stata la dimostrazione che la pazienza ha un limite anche per chi, come la Curva Sud, non smette mai di sostenere i colori rossoneri.

La costante della passione rossonera

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La curiosa coincidenza di due Milan-Monza con contestazioni della Curva Sud a distanza di esattamente quarantaquattro anni evidenzia una costante inossidabile: la passione viscerale dei tifosi milanisti. Che sia per una retrocessione subita o per un'annata al di sotto delle aspettative, la Curva Sud è stata spesso il termometro dell'umore rossonero, un organo pulsante capace di amore incondizionato ma anche di critiche severe. Queste date, così distanti ma così simili nel loro significato emotivo, ricordano che il legame tra il Milan e la sua gente è profondo, e che l'esigenza di vedere un Diavolo sempre all'altezza della sua storia non svanisce mai.