NO ALLA TOURNEE UNITED...

Milan-Juve, Gullit e la dedica mancata a Nelson Mandela

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Una storia ricchissima di episodi
Redazione Milanistichannel

analisi di Massimo M. Veronese per il Corriere della Sera -

In arrivo il giorno di Milan-Juventus, una classicissima del calcio italiano, ricca di storia ma anche di episodi tragicomici. Dall'operaio che nel 1950 diede in escandescenze per il 7-1 subito dai bianconeri minacciando di morte l'attaccante rossonero Gunnar Nordhal alla finale di Coppa Italia del 1973 che rischiò di saltare per mancanza di palloni.

5 febbraio 1950

Nordahl è incontenibile e il Milan seppellisce di reti la Juve: 7-1. Una batosta così sonora che un operaio di 44 anni tifoso bianconero, raccontano le cronache dell'epoca, "ha dato improvvisamente in smanie nel colmo della notte, urlando di voler uccidere Nordhal. I compagni lo hanno dovuto trattenere a forza, finché il demente è stato condotto in manicomio". 11 giugno 1972 La terza giornata del girone di semifinale di Coppa Italia mette di fronte il Diavolo e la Signora, ma alla stessa ora è in programma la finale del "Rischiatutto" il quiz di Mike Bongiorno da 27 milioni di spettatori. E quindi? Partita spostata di un giorno per evitare spalti vuoti. Il Milan vince 1-0 con gol di Prati, Massimo Inardi il "Rischiatutto".

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 Gunnar Nordahl e il sovietico Netto (Photo by Central Press/Getty Images)

1 luglio 1973 La finale di Coppa Italia rischia di non giocarsi: perché né il Milan, né la Juve, né la Roma (società organizzatrice), ha portato i palloni. Alle 20, con i giocatori pronti a scendere in campo e 5omila spettatori sugli spalti, l'imbarazzante scoperta. Risolve un capitano dei carabinieri che manda un agente motociclista al Centro sportivo dell'Arma a recuperare cinque palloni. Vince il Milan ai rigori 6-3.

9 febbraio 1975 A decidere un Milan-Juventus è anche un verdetto a tavolino. Sull'i-i un rigore per fallo di Sabadini su Damiani, e realizzato dallo stesso Damiani, scatena una guerriglia sugli spalti: Anastasi, colpito in testa da un petardo, è costretto a uscire in barella, cosi come Duino Gorin colpito da un tremendo pugno in faccia da Longobucco. Il 2-1 diventa 2-0 a tavolino. Il fallo di Sabadini era fuori area.

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8 maggio 1988 Il Milan è a un passo dal primo scudetto di Sacchi e Ruud Gullit viene premiato con il Pallone d'Oro. Ha scritto il discorso di ringraziamento, ai compagni, alla società, al presidente Berlusconi, e la dedica al leader anti apartheid Nelson Mandela. Ma non può leggerlo perché manca il microfono. Per averlo serve il nullaosta della Lega che però non ha avuto i tempi tecnici per farlo.

Sembra impossibile ma Milan e Juventus stavano per fondersi. Stagione 1991-92, ci sono in palio una tournée estiva negli Usa e in Giappone e un piatto da un milione di dollari. Problema: troppi giocatori sono nello stesso periodo impegnati con le Nazionali. Milan e Juve, per non perdere il ricco piatto, decidono di partecipare con una mista, un nome e una maglia nuova di zecca. Poi cambiano idea: meglio in tournée soli che mal accompagnati...

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