La stagione del Milan viene spesso paragonata all'annata 2019/20. Quantomeno in termini di rendimento, da diversi mesi il paragone è in voga tra media e stampa. Alcuni articoli a riguardo risalgono addirittura al mese di ottobre, quando il campionato era ai suoi albori e i rossoneri erano sotto la guida di Paulo Fonseca.
Imparare dal passato
Milan: il revival della stagione 2019/20 potrebbe nascondere un lato positivo
La terza sconfitta consecutiva ha però reso nuovamente attuale il paragone, in un momento estremamente critico per la stagione e per il mondo rossonero. Numeri alla mano, la statistica è innegabile. Mai così male dal 2019/20: la stagione della pandemia, del cambio in corsa Giampaolo-Pioli, del ritorno di Ibra. Una stagione che, per quanto negativa, potrebbe essere un vettore di speranza per il popolo rossonero. Spieghiamone le ragioni.
Il punto più basso degli anni '10, lo slancio degli anni '20
—La memoria collettiva del tifo rossonero ricorda bene l'avvio di stagione da psico-dramma della stagione 2019-20. Quattro sconfitte nel prime sei giornate, con annesso sconfitta nel derby casalingo. E poi il match con la Fiorentina, l'abbandono dello stadio da parte della curva, la standing ovation a Ribery. Il cambio in panchina, per altro, oltre a non aver portato inizialmente un netto cambio di passo, era anche culminato nella debacle di Bergamo del dicembre 2019.
Gradualmente, però, i rossoneri furono in grado di cambiare la storia della loro stagione: il ritorno di Ibra, l'arrivo di Kjaer e il consolidamento di un assetto dirigenziale messo in discussione per larghi tratti dell'annata condussero a dei risvolti assolutamente positivi per tutto il mondo Milan. Stefano Pioli, sfruttando anche i mesi di stop forzato causa pandemia, ebbe modo di veicolare i suoi concetti di gioco alla squadra, che al rientro in campo nel giugno del 2020 apparve come completamente rinnovata. Allo scoccare degli anni '20, il Milan assunse una nuova pelle.

Esempi, spunti, auguri
—Per quanto la stagione attuale possa sembrare senza fine, bisogna sempre tenere a mente che il calcio è ciclico. Soprattutto, il passaggio da un momento negativo ad uno positivo è estremamente impercettibile. Nel dicembre del 2019 il Milan toccò forse il punto più basso degli anni '10, pochi mesi dopo divenne legittimamente una delle squadre più temibili del campionato.
Ciò che accadde due anni più tardi, poi, è storia nota. Che il rendimento sia il più basso proprio da quella stagione è, appunto innegabile. Quello che potrebbe capitare fra qualche mese, però, è imprevedibile. Staremo a vedere.
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