Dal post COVID il Milan ha sempre avuto una politica societaria improntata sulla crescita dei ricavi. Ciò è stato possibile anche in ragione del fatto che il club rossonero ha sempre investito sul rafforzamento della rosa tutto il ricavato delle cessioni, gli utili di bilancio dell’ultimo biennio (circa 10 milioni di euro) e i soldi derivanti dalla qualificazione alla Champions League.
Pensieri e riflessioni
Società Milan, se ci sei davvero questo è il momento di battere un colpo
Nell’estate 2021, per la stagione 2021-2022, il Milan ha avuto un differenziale negativo sul mercato di - 95,3 mln. Successivamente il trend è stato coerente: - 50,6 mln nel 2022, - 61,26 mln nel 2023, addirittura - 70,4 mln nella stagione 2024-2025 in ragione dell’ammirevole sforzo del club di raddrizzare una stagione negativa durante la sessione di mercato di gennaio con gli arrivi di Gimenez, Felix, Walker e Bondo.
In totale fra l’estate del 2021 ed il gennaio del 2025 il Milan ha investito nel rafforzamento della rosa oltre 277 milioni di euro. Questi sono i numeri e da qui non si sfugge.
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Il tema dell'estate 2025: il Milan investirà tutto il ricavato delle cessioni?

Nell’estate 2025 era lecito aspettarsi che il Milan avrebbe condotto un mercato sostanzialmente a saldo zero. Ciò in ragione della mancata qualificazione alla Champions League, nonché a qualsiasi altra competizione europea.
Al 28 di agosto, tuttavia, il differenziale entrate/uscite rossonero segna un + 52,8 mln e in base alle voci delle ultime ore tale differenziale potrebbe superare il saldo positivo di + 100 qualora le cessioni di Chukweze e Musah divenissero solida realtà.
Lecito aspettarsi che, entro la fine della sessione estiva di mercato, il Milan investa tutti o quasi tutti i soldi ricavati dalle cessioni. Dico ciò non perché personalmente sia un fanatico della spesa a tutti i costi. In questo momento però le esigenze sportive della squadra sono fondamentali e non è possibile trascurarle.
Qualora il Milan non investisse quasi tutto il ricavato delle cessioni nell’acquisto di 4 giocatori credibili – ovverosia non scommesse con potenziale, ma giocatori già fatti, con rendimento e costanza – sarebbe necessario prendere atto del cambiamento di politica da parte del Milan.
Il 1° settembre si capirà se è cambiata la politica societaria
—Da questo personalissimo punto di osservazione non mi sono mai permesso di cavalcare tesi bislacche e strumentali come l’interesse economico prevalente su quello sportivo. Ritengo infatti che, nel calcio moderno, chi punti ad un utile economico debba per ovvie ragioni puntare anche al risultato sportivo perché senza successi, o comunque competitività, i ricavi sono destinati a contrarsi.

In tal senso, mi permetto di segnalare come la parte finale di quest’estate sarà decisiva per la società rossonera. Il Milan ha il dovere di fare ciò che ha sempre fatto sinora. I dirigenti devono investire il ricavato delle cessioni in giocatori pronti per dare un contributo alla squadra ed all’allenatore. Se così non sarà, amaramente, si dovrà prendere atto di un cambio di politica societaria fortemente discutibile.
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