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Equilibrio in vetta

Una poltrona per quattro: Milan, Napoli, Inter e Roma in 1 punto

Milan
Una corsa scudetto così corta non si vedeva da quarant’anni: ecco perché Milan, Napoli, Inter e Roma sono tutte ancora in corsa.
Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 

Con la sconfitta del Bologna nel posticipo del lunedì, la Serie A si ritrova con quattro squadre racchiuse in un solo punto: Milan, Napoli, Inter e Roma. Un dato che divide: per alcuni segnala un livellamento verso il basso, per altri un equilibrio tecnico reale tra le migliori del campionato. La verità, come spesso accade, si trova a metà strada.

È una situazione eccezionale: non accadeva da quarant'anni che, a un terzo della stagione, quattro squadre fossero così vicine in vetta. Un'anomalia che, allo stesso tempo, diventa un’occasione concreta per restare agganciati al primo posto anche tra cali, errori o fasi di flessione.

Ogni squadra, infatti, arriva a questo equilibrio per motivi diversi: il Milan ha sprecato punti contro avversarie alla portata, il Napoli alterna prestazioni brillanti a crolli improvvisi, l'Inter di Chivu è ancora in piena fase di rodaggio, mentre la Roma ha un andamento netto e paradossale: impeccabile con le squadre inferiori in classifica, totalmente inefficace negli scontri diretti.

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Marzo è il momento che deciderà la stagione: Allegri docet

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In un contesto così serrato, ogni scelta, tecnica, atletica, mediatica e soprattutto di gestione, potrà spostare gli equilibri. La stagione 2025/2026 rischia di diventare una corsa a eliminazione, dove non vince chi domina da settembre, ma chi resiste fino a marzo senza crollare. Un mantra che Massimiliano Allegri ama ripetere in ogni intervista. La vera corsa scudetto partirà da marzo, solo allora chi sarà riuscito a restare in vetta potrà realmente correre per la vittoria finale.

Pertanto la vera discriminante potrebbe essere la capacità di mantenere un'identità stabile anche nei momenti più caotici: quella che, per ora, nessuna delle quattro è riuscita a mettere in campo con continuità. E proprio questa incertezza, più che un limite, sta restituendo alla Serie A un livello di imprevedibilità che mancava da anni.

La classifica a dicembre esprime equilibrio in vetta, ma il campo presto dirà la verità.