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Un Milan, quello vittorioso contro lo Slovan Bratislava nella gara di Champions League, che, a detta di molti, continua a non mostrare un'identità chiara. In realtà nulla sembra essere più chiaro di così.
Il 3-2, che porta il Milan a 9 punti in classifica, simboleggia la stagione dei rossoneri: forti in fase offensiva e ancora deboli in quella difensiva. Quindi un'identità c'è, seppur non bella da esporre e ancor più complicata da dover raccontare, ma come detto l'identità c'è; è questa qua. Il Milan di questa stagione va ad up&down piaccia o no. E a proposito di up&down, vediamo i voti dei rossoneri.
Maignan 6: Nessuna parata da prima pagina, ma non perché non sia in serata. Il portiere francese non ha, semplicemente, potuto nulla sui due gol subiti dal Milan e per il resto non è mai stato impensierito dai giocatori dello Slovan.
Theo Hernandez 5: Continua a non essere il miglior Theo. Come per Leao, i tifosi si aspettano prestazioni all'altezza del terzino francese e quando cala, si nota.
Pavlovic 6: Il difensore serbo prende la sufficienza per il gol sventato nel 1° tempo, quando il Milan era ancora sullo 0-0, per il resto, come i suoi compagni di reparto ha faticato tutta la partita a rimanere compatto con il resto della squadra.
Tomori 5.5: Alcune scivolate a vuoto in una serata non facile visto lo squilibrio difensivo dei suoi compagni di squadra. Tomori al rientro dal 1° minuto fa fatica, anche perché è da tempo che non gioca in coppia con Pavlovic e bisognava riprendere le misure...
Calabria 5: Il primo dei due gol nasce da un suo errore. Aveva l'occasione di dimostrare di essere tornare a disposizione con più concentrazione e un pizzico di cattiveria da capitano in panchina, invece no: prossima volta...
Fofana 6.5: Poco più della sufficienza per l'assist magico a Leão in occasione del secondo gol rossonero. Fofana non è stato il perno cardine della squadra, ma alla fine l'invenzione per il portoghese ha incanalato la gara nella giusta direzione e certe volte basta un guizzo per salire di livello.
Reijnders 5.5: Juve prima, Slovan poi. Il discorso fatto su Theo, vale anche per Reijnders. L'olandese deve e può fare molto di più e rispetto al terzino francese, si nota maggiormente quando manca la sua creatività in mezzo al campo.
Pulisic 7: Il Milan di questo inizio di stagione dipende da lui, dai suoi gol, dai suoi assist e la rete messa a segno contro lo Slovan certifica questa dipendenza. I rossoneri, quando Chris segna o fa assist ottengono quasi sempre dei punti. Bruges, Real e adesso Slovan. Solo contro il Liverpool non è accaduto lo stesso.
Chukwueze 5: Un tiro dal limite dell'area calciato dal nigeriano nel 1° tempo, ma di molto fuori dallo specchio della porta e poi? Voi l'avete visto?
Okafor 5: Doveva essere la sua partita, ma forse ha risentito del peso di prendere il posto di Leao. Un Leã0 nel suo miglior momento di forma. Okafor dopo un primo tempo deludente esce dal campo per dare il cambio al portoghese.
Leã0 7.5: La cura Fonseca sembra aver funzionato, perché al di là del gol e della giocata, nulla di nuovo rispetto a quello che Rafa può fare in campo, è l'atteggiamento diverso, la cattiveria, la ricerca dei compagni che ci portano a pensare che finalmente l'allenatore è riuscito a toccare le corde giuste con Leão. Non ci resta che aspettare ancora una nuova versione, sempre migliore.
Abraham 7: Non segnava in Champions League da 4 anni, dalla gara giocata nel 2020 con la maglia del Chelsea, contro il Rennes, allo Stamford Bridge. Abraham è tornano alla rete, c'ha messo 71' per trovarla, ma che gol. Alla fine l'attaccante inglese è stato determinante per la vittoria dei rossoneri. Non dimentichiamoci anche dell'assist a Pulisic per la prima rete della serata. Senza il suo contributo il Milan avrebbe pareggiato o perso clamorosamente la gara
Camarda 84' SV
Musah 75' SV
Loftus 75' SV
Emerson Royal 75' SV
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