- Calciomercato
- Squadra
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
partite milan
Due club storici, tredici Coppe dei Campioni/Champions League complessive (7 Milan, 6 Bayern Monaco), due culture calcistiche diverse ma accomunate dalla stessa ossessione per la vittoria. Quando Milan e Bayern Monaco si incontrano, il calcio europeo si ferma: è lo scontro tra due giganti del pallone. Non sono semplici partite: è un confronto tra due visioni della grandezza sportiva, tra la precisione tedesca e l'estro italiano. Ogni loro incrocio ha raccontato storie indimenticabili, scritte da leggende intramontabili.
Bayern Monaco: Udo Lattek, Giovanni Trapattoni, Ottmar Hitzfeld, Jupp Heynckes, Louis van Gaal e Hansi Flick.
Milan: Nereo Rocco, Arrigo Sacchi, Fabio Capello, Carlo Ancelotti, Massimiliano Allegri.
Bayern Monaco: Franz Beckenbauer, Gerd Müller, Sepp Maier, Karl-Heinz Rummenigge, Lothar Matthäus, Oliver Kahn, Bastian Schweinsteiger, Philipp Lahm, Thomas Müller, Manuel Neuer, Robert Lewandowski.
Milan: Paolo Maldini, Franco Baresi, Marco van Basten, Ruud Gullit, Frank Rijkaard, George Weah, Andriy Shevchenko, Ricardo Kakà, Alessandro Nesta, Andrea Pirlo, Clarence Seedorf.
Il Bayern Monaco ha sempre incarnato la disciplina, la fisicità, la continuità. Il Milan ha rappresentato l'eleganza, l’innovazione, la rivoluzione tattica. Sacchi contro Hitzfeld, Ancelotti contro Van Gaal: ogni sfida è stata anche un confronto tra idee, approcci, visioni.
Milan e Bayern hanno rappresentato l’eccellenza calcistica, l’élite del calcio europeo. Due società che non solo hanno vinto, ma hanno plasmato l’identità stessa del calcio continentale.
Si può dire che quando il Milan si è trovato sulla sua strada il Bayern Monaco (in gare ufficiali) ha quasi sempre, poi, vinto quella competizione. In cinque stagioni in cui le strade dei meneghini e dei bavaresi si sono incrociate ben quattro volte i rossoneri hanno alzato il trofeo a fine stagione (1 Coppa delle Coppe e 3 Champions League).
Sono, infatti, dieci gli incontri ufficiali tra Milan e Bayern Monaco e i rossoneri non sono, mai, usciti battuti. Il primo incrocio arrivò con la doppia semifinale di Coppa delle Coppe del 1968, dove il Milan raggiunse la finale vincendo l'andata a San Siro (2-0) con le reti di Sormani e Prati e pareggiando a reti bianche il ritorno in Germania. In finale, poi, i rossoneri vinsero la loro prima Coppa delle Coppa contro un'altra tedesca, l'Amburgo.
Nel 1990, invece, i bavaresi dovevano ribaltare la sconfitta di San Siro (1-0 targato Van Basten) nella semifinale di ritorno che valeva la finale di Coppa dei Campioni a Vienna. Al ritorno finì 2-1 con la vittoria "inutile" dei bavaresi ai supplementari: nei regolamentari, infatti, arrivò l'unico successo ufficiale del Bayern contro i rossoneri con la rete di Strunz che protrasse la sfida all'extra-time.
All’Olympiastadion di Monaco di Baviera il protagonista fu Stefano Borgonovo, la cui rete divenne decisiva per i rossoneri, rendendo vano il successivo 2-1 di McInally grazie anche alle parate di Giovanni Galli che aiutarono il Milan a raggiungere la finale, poi, vinta al Prater contro il Benfica.
8 marzo 2006 è il giorno del ritorno degli ottavi di finale di Champions League e il Milan riuscì a imporsi 4-1 contro i bavaresi, grazie a una prestazione magistrale di Inzaghi, Shevchenko e Kakà. Una serata magica a San Siro, che confermò la superiorità tecnica dei rossoneri in quegli anni.
Se all'andata, infatti, all'Allianz Arena il match fu più equilibrato, il ritorno non ebbe storia. Dopo l'1-1 di Monaco, targato Ballack e Shevchenko (su rigore), il match di San Siro fu un vero tripudio rossonero. Il vantaggio di testa di Inzaghi dopo pochi minuti sembra il preludio a una serata in discesa. Al 23' Shevchenko, però, stavolta non è infallibile dal dischetto e viene provocato da Kahn. L'ucraino, dopo nemmeno un minuto, di testa si vendicherà del portiere tedesco insaccando di testa il 2-0.
Un piccolo brivido attraversò le schiene dei milanisti sul finire della prima frazione, dopo che al 37' i bavaresi la riaprirono con Ismael al 35' su tap-in dopo un non perfetta risposta di Dida. Nella ripresa, però, il Milan riuscì a chiuderla nel primo quarto d'ora, ancora con Inzaghi (e sempre di testa) e poi con un missile di Kakà a regalare la gioia del passaggio del turno ai quarti. Quella fu l'unica edizione dove i rossoneri, pur passando col Bayern Monaco, non vinsero il trofeo (sollevato dal Barcellona nella finale di Parigi).
Un anno dopo, Milan e Bayern Monaco si ritrovarono di fronte sulla strada per Atene, stavolta ai quarti di finale. L'esito, però, fu lo stesso: pareggio all'andata e vittoria rossonera al ritorno.
Gara 1 a San Siro finì 2-2 con rimpianti per il Milan, raggiunto due volte dal difensore Van Buyten. Il Milan andò avanti con Pirlo di testa (non la specialità della casa) ma non riuscì a chiudere la sfida e la prima rete del centrale belga al 78' sembrava tutto portare a un pari. Kakà si ribellò al destino e riportò avanti il Diavolo che non riuscì a fare possesso palla, come dichiarò poi il presidente Berlusconi, e ancora Van Buyten nel finale a ristabilire la parità.
Nel match di ritorno a Monaco, invece, fu tutta un'altra storia coi i rossoneri che dominarono e trovarono la strada per la semifinale col Manchester United, prima del trionfo di Atene col Liverpool. Un grandissimo gol di Seedorf e la rete di Inzaghi, sul limite del fuorigioco, sancirono il passaggio in semifinale e, di fatto, l'inizio della corsa verso la settima Champions League.
Jamal Musiala e Rafael Leao rappresentano il nuovo volto dei rispettivi club. Giovani, talentuosi, imprevedibili. Due talenti chiamati a scrivere nuove pagine di questa rivalità che ha già segnato un’epoca.
Se il Bayern guarda a una riorganizzazione con Kompany e una squadra in evoluzione, il Milan, nonostante tante difficoltà negli ultimi anni, sta cercando di costruire attorno ai giovani la sua nuova identità.
Nel calcio moderno fatto di cifre, branding e algoritmi, la rivalità tra Milan e Bayern resta pura, storica, autentica. Due club che hanno fatto grande la Champions League e che continuano, stagione dopo stagione, a scrivere nuove storie.
Perché quando Milan e Bayern si affrontano, non si gioca solo una partita: si celebra il calcio nella sua forma più nobile.
Oltre agli scontri ufficiali in Champions League, Milan e Bayern Monaco si sono affrontati spesso anche in amichevole, soprattutto durante i tour estivi internazionali. 18 le sfide con 9 successi rossoneri, 5 pareggi e 4 vittorie del Bayern Monaco. Questi incontri, pur non incidendo sul palmarès, hanno mantenuto alto il livello tecnico e l’interesse mediatico, spesso diventando un banco di prova per nuove formazioni e giovani talenti. Di seguito gli ultimi due precedenti non ufficiali.
Nel luglio 2017, durante l’International Champions Cup a Shenzhen, il Milan di Vincenzo Montella mise in mostra una delle prestazioni più convincenti della pre-season. Una vittoria netta per 4-0 contro un Bayern imbottito di giovani e seconde linee, ma comunque significativo per il morale e per l’entusiasmo dei tifosi rossoneri in Asia.
Tabellino:
Data: 22 luglio 2017
Luogo: Shenzhen Stadium (Cina)
Risultato: Milan 4 - 0 Bayern Monaco
Marcatori: Kessié (14’), Cutrone (25’, 43’), Calhanoglu (85’)
Allenatori: Montella (Milan), Ancelotti (Bayern)
Il 24 luglio 2019, sempre nell’ambito della International Champions Cup, i rossoneri affrontarono i bavaresi al Children's Mercy Park di Kansas City. Fu una partita equilibrata, terminata 1-0 per il Bayern grazie a un gol di Goretzka nel recupero del primo tempo. Per Marco Giampaolo, allora neo-allenatore del Milan, fu l’occasione per vedere all’opera i primi schemi tattici con la nuova rosa.
Tabellino:
Data: 24 luglio 2019
Luogo: Kansas City, USA
Risultato: Bayern Monaco 1 - 0 Milan
Marcatore: Goretzka (45’+1)
Allenatori: Niko Kovač (Bayern), Giampaolo (Milan)
Queste amichevoli, seppur non ufficiali, hanno aggiunto tasselli importanti alla rivalità calcistica tra due club che non si affrontano in gare ufficiali dal 2007 ma che rappresentano la storia e il presente del calcio europeo. Ogni incontro è un’occasione per rinnovare la sfida, misurarsi, lasciar trasparire ambizioni e preparazione, anche lontano dalle notti di Champions.
Partite ufficiali disputate: 10
Vittorie Milan: 6
Pareggi: 3
Vittorie Bayern: 1
Gol fatti Milan: 17
Gol fatti Bayern: 8
Quindi, nel bilancio complessivo delle partite ufficiali, il Milan è in vantaggio sia per numero di vittorie che per gol segnati contro il Bayern Monaco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA