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+++ MILAN-NAPOLI LE PAGELLE, I VOTI, TOP E FLOP DELLA 5ª GIORNATA DI SERIE A+++
Un Milan forte, con un'anima diversa vince 2-1 contro il Napoli di Antonio Conte che solo su rigore è riuscito a segnare a una squadra ormai solida e attenta. I rossoneri nel primo tempo sono stati affamati e vogliosi di vincere. Pulisic da solo voleva chiudere i conti e quasi non ci riusciva. Nella ripresa solo il fallo da rigore e il rosso di Estupinan hanno riaperto una gara che sennò non avrebbe avuto storie.
Allegri con il successo del suo Milan sfata tanti tabù. I rossoneri vincono per la prima volta nella propria storia una gara a settembre contro il Napoli a San Siro. Mentre Conte per la prima volta da quando è allenatore perde la sua prima partita in Serie A nello stesso mese. Ecco adesso le pagelle del Milan contro il Napoli.
Maignan 7: Mike risponde ai primi squilli del Napoli. Gutierrez di testa prima, McTominay a giro poi provano a far male alla difesa rossonera schiacciata nella propria area solo in un'azione del primo tempo. Per Magic Mike la ripresa è dura. Il Napoli dopo l'espulsione di Estupinan non ha mai smesso di attaccare, ma il portiere francese non ha fatto passare nulla. Parate, prese, blocchi, rinvii e attese. Super
Tomori 6.5: Che attenzione. Fikayo ha cambiato completamente atteggiamento. La cura Max in fase difensiva sembra trovare massimo riscontro nell'inglese. Tomori nel primo tempo chiude spesso su De Bruyne e McTominay senza soffrire la qualità del belga e la fisicità dello scozzese. Nel secondo, non concede spazi e il Napoli è costretto a giocare da una solo lato del campo, l'altro. Il simbolo della rinascita del Milan?
Gabbia 6.5: Due chiusure importanti di Gabbia su Hojlund nel primo tempo. Matteo segue una diagonale e anticipa il danese partito a campo aperto. Poi torna aggressivo su Rasmus rubandoli palla mentre la proteggeva spalle alla porta per far salire il Napoli. Nel secondo tempo tiene botta come tutto il Milan. Gli uomini di Conte mettono in tensione la difesa rossonera con tanti cross in area, ma Gabbia risponde sempre presente. Guida suprema
Pavlovic 7: Strahinja migliora a vista d'occhio. Ancora qualche piccola imperfezioni, ma il difensore serbo sembra un altro giocatore rispetto a quello della passata stagione. L'azione del 2-0 è la dimostrazione di quanto, anche su di lui, la cura Allegri stia dando i suoi frutti. Sgolappata sulla sinistra, come se fosse Theo Hernandez, tre giocatori saltati e palla in mezzo per Fofana che poi scarica veloce a Chris e il Milan raddoppia. Nel secondo tempo Pavlovic come Gabbia e Tomori chiude su tutte le palle che il Napoli lancia in area. Theo prima, Vidic poi. Mastino
Estupinan 5: Poco propositivo nel primo tempo, più attento a difendere possibili avanzate da destra del Napoli, ma i partenopei giocano su tutt'altra fascia. I secondi 45 minuti, invece, non li gioca tutti. Pervis è protagonista in negativo del gol del Napoli. L'ecuadoriano commette fallo da rigore con DOGSO su Di Lorenzo: rosso, Milan in dieci per 37 minuti e partenopei che tornano sotto.
Rabiot 7.5: C'è stato un Adrien prima dell'espulsione di Estupinan e un Adrien dopo e in entrambi i casi il francese ha dominato ogni duello a centrocampo. Chiffi spesso lo richiama, alla fine lo ammonisce, mentre Rabiot si lamenta per gli interventi fallosi del Napoli su di lui che non vengono fischiati. Odi e nessun amo, ma oltre al rapporto non scoccato con l'arbitro, c'è n'è un altro che invece... San Siro lo applaude per ogni corsa, duello. Allegri lo ha detto proprio nella conferenza prepartita. "Devo ringraziare la società perché con Rabiot abbiamo alzato il livello". Altra dimostrazione esemplare. Con un Milan in dieci, Rabiot gioca anche da prima punta. Sponde di testa, corsa e ripartenze vane, ma non importa. Lui lotta e il Milan vince.
Modric 9: Luka rende semplici cose che non solo sarebbero difficili, ma sarebbero impossibili. Nel primo tempo Maignan sbaglia un rilancio e Modric previene un errore di Pavlovic e Rabiot in fase di impostazione. Nel secondo tempo invece... È sembrato quasi tornare indietro di 15-20 anni. Luka sarà rimasto nello spogliatoio, perché in campo più che un maestro, è sembrato esserci un Pitbull. Modric correva per 4, si sbatteva a destra, sinistra, in attacco, in difesa. Non sembrava il Pallone D'Oro che ha incantato l'Europa con il suo tocco d'esterno, sembrava Gattuso. Impossibile non dare MVP al croato. A Pulisic non sarebbe bastata neppure una tripletta. Luka Ringhio Modric.
Fofana 6.5: Avrebbe potuto servire Gimenez nel primo tempo e invece calcia e sbaglia. Qualche minuto dopo rimedia con un assist a Pulisic. Nella ripresa il francese, con il Milan in dieci aiuta Luka nei duelli e torna a fare il mediano in pieno stile stagione 2024-2025. Il vero equilibratore di Max Allegri
Saelemaekers 5: Neanche 3 minuti e Alexis diventa il protagonista di questo Milan-Napoli. Aggressività e onnipresenza e il belga segna il gol del vantaggio da ala pura; poi torna il jolly tutto fare del Milan, ma senza incidere. Tanti errori di impostazione quando il Napoli attacca sulla sinistra e il Milan riesce a recuperare palla, ma con il belga la riperde sempre e sembra non partire più. Saelemaekers nella ripresa non marca su Anguissa e McTominay, nell'azione che porta al fallo da rosso di Estupinan e al gol su rigore di De Bruyne. Al di là della sua rete, pessima serata: il peggiore del Milan.
Pulisic 8.5: La stella assoluta di questa squadra, il giocatore più forte di tutta la Serie A. Capitan America ci mette 2 minuti e 24 secondi per portare il Milan in vantaggio. Non un gol, ma un assist da sinistra a destra. Chris si invola in area lasciando sul posto Marianucci e con un passaggio rasoterra trova facile facile Alexis. Esattamente 27 minuti dopo, Pavlovic si trasforma in Pulisic: sgaloppata sulla fascia e, con anche l'aiuto di Fofana, l'americano si trova improvvisamente la palla sui piedi in area. Tiro e 2-0 Milan.
Gimenez 5: Gli arrivano pochi palloni e quei pochi Santi non li controlla quasi mai. Il messicano sbaglia gli appoggi a Fofana, Rabiot e Pulisic. Nel secondo tempo in un'occasione torna in difesa per aiutare la squadra, ma poco e nulla. Gimenez torna al buio. Il gol segnato a Lecce per il momento è solo un caso isolato.
Leao 4: Rafa non doveva giocare. Al massimo aveva 10 minuti nelle gambe. Si vedeva quanto poco riusciva ad andar via in velocità agli avversari. Non dimentichiamoci anche il fisico del portoghese. Serve carburante e tanto per mettere in moto uno come Leao. Il problema però non è stata la condizione fisica, anche perché, sarebbe proprio la scusante della sua prestazione. Il problema questa volta è stata la testa. Leao entra in campo, ma sembrava stesse a una sfilata di moda. Modric l'ha richiamato più volte e ha corso al posto suo. Nessun pressing, nessun rientro in difesa, nessuna marcatura. Male, malissimo. Senza testa
Athekame 5.5: Paura della sua ombra, paura del pallone. Paura, punto e basta. Zachary entra al 60º minuto e tutto ciò che incute ai tifosi del Milan è la paura: quella di veder svanita la vittoria. Pochi palloni giocati, ma quasi tutti sbagliati. Male nei controlli, testa bassa e lo svizzero è sempre tornato da Gabbia e Maignan. Zachary non si è fidato dei suoi mezzi
Bartesaghi 6: Ha contenuto come ha potuto le avanzate del Napoli. Bartesaghi entra al posto di Pulisic dopo il rosso di Estupinan, gioca più di 30 minuti e l'unico difetto è stato la poca furbizia. Tanti falli subiti dove Bartesaghi non cade, aspetta, prova a scappar via e poi scivola. Chiffi non ci casca e il Napoli recupera palla. Manca la furbizia.
De Winter 6: Pochissimi minuti, ma di qualità e attenzione. Non era semplice entrare a 10' dalla fine, ma De Winter in due occasioni è stato lucido nel gestire il pallone in area. Due chiusure, un duello vinto e una spazzata. Impatto
Loftus 6: Prende il posto di Fofana, ma non difende, anzi, dà respiro. Rubs quando è in possesso palla fa salire la squadra, alleggerisce gli ultimi minuti per il Milan.
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