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partite milan
Così era, così è, così sarà. Quando si parla di calcio, alcune partite e squadre vanno oltre la mera dimensione sportiva, diventando simboli di un’intera epoca, di una filosofia di gioco e, in alcuni casi, di una cultura. Milan e Liverpool sono tra queste. Club che hanno segnato la storia del calcio con le loro vittorie, le loro sfide e i protagonisti che le hanno animate.
Non si può non pensare alla storia del calcio senza fare riferimento a Milan e Liverpool, due squadre che, pur con le loro differenze, hanno in comune una tradizione vincente e una passione che ha travalicato i confini delle nazioni. La forza di queste due realtà non è solo nel loro palmarès, ma anche nell'impronta che hanno lasciato nel gioco, nel modo di interpretarlo e, soprattutto, nel come sono riuscite a legare i loro destini a momenti indimenticabili.
Liverpool: Bill Shankly, Bob Paisley, Kenny Dalglish, Rafael Benitez, Jürgen Klopp.
Milan: Nereo Rocco, Cesare Maldini, Fabio Capello, Carlo Ancelotti.
Liverpool: Steven Gerrard, Kenny Dalglish, Ian Rush, John Barnes, Xabi Alonso, Robbie Fowler, Fernando Torres, Sadio Mané, Virgil van Dijk, Mohamed Salah.
Milan: Paolo Maldini, Marco Van Basten, Franco Baresi, Kaka, Andriy Shevchenko, Clarence Seedorf, Alessandro Nesta, Zlatan Ibrahimović, Ruud Gullit, Giovanni Trapattoni.
Milan e Liverpool sono due delle squadre che più hanno definito l'evoluzione del calcio moderno. Tra le varie pagine della loro storia, una delle più indelebili è senza dubbio quella della finale di Champions League di Istanbul nel 2005, dove il Liverpool compì una delle più straordinarie rimonte della storia del calcio, superando il Milan in una partita leggendaria. Ma non è solo Istanbul che segna il destino di questi due club. Per questo ricordiamo alcune delle partite più importanti. Perché, come spesso accade nel calcio, ogni sfida, ogni grande incontro è un capitolo che si scrive nell'albo d'oro di entrambe le squadre.
La finale di Istanbul del 25 maggio 2005 è ormai leggenda. Il Milan, dopo aver dominato il primo tempo con un incredibile 3-0 grazie al gol di Paolo Maldini e alla doppietta di Hernan Crespo, sembrava avere la partita in pugno. Ma il Liverpool di Rafa Benítez aveva altre intenzioni. Un'incredibile rimonta portò i Reds a pareggiare 3-3, culminando in una vittoria ai rigori che ancora oggi è ricordata come uno dei momenti più incredibili della storia della Champions League.
Steven Gerrard, capitano del Liverpool, non dimenticherà mai quella notte. Il Liverpool, più che un club, si trasformò in un simbolo di resilienza. Il capitano, prima della finale, ammise che "avremmo dovuto giocare la partita della nostra vita", e così fu.
ISTANBUL, TURKEY - MAY 26: Steven Gerrard of Liverpool is seen with the European Champions League Trophy one day after winning the European Champions League final against AC Milan on May 25, 2005 at the Ataturk Olympic Stadium in Istanbul, Turkey. (Photo by Lars Baron/Bongarts/Getty Images)
"Dopo essere stati sotto 3-0, nessuno ci dava una chance. Ma questa squadra aveva cuore, coraggio, e un’incredibile determinazione a non arrendersi mai", disse Gerrard dopo la vittoria. La sua frase, "la più grande notte della mia vita", è ormai parte della storia del calcio.
Due anni dopo, il Milan e il Liverpool si ritrovarono in finale di Champions League, questa volta a Atene, il 23 maggio 2007. Dopo il dramma di Istanbul, il Milan aveva voglia di riscatto. E riscatto fu. In una partita intensa e dominata dal grande protagonista Filippo Inzaghi, il Milan si impose 2-1, conquistando la settima Coppa dei Campioni della sua storia.
Inzaghi, autore di una doppietta, espresse tutta la sua emozione al termine della partita: "Questa vittoria è per tutti, per noi, per i tifosi, per chi non credeva in noi dopo Istanbul. Abbiamo fatto un’impresa. Avere due Coppe nei propri sogni, ma soprattutto nella propria carriera, è qualcosa di indimenticabile".
Negli anni successivi, il Liverpool ha continuato a consolidare la propria identità, soprattutto sotto la guida di Jürgen Klopp. La vittoria della Champions League nel 2019, in cui i Reds superarono il Tottenham, ha dato un nuovo lustro alla storia del club, chiudendo un ciclo vincente che ha restituito al Liverpool un posto tra le élite del calcio mondiale.
Anche il Milan, dopo un periodo di transizione, ha visto nuovi talenti emergere. La rivalità tra Milan e Liverpool, quindi, va oltre il campo. È una lotta di identità, di storia, di sfide che restano nel cuore di chi ama questo sport.
Negli ultimi tre incroci ufficiali, però, a prevalere è sempre stata la squadra inglese. A partire dal 15 settembre 2021, la gara che sancì il ritorno in Champions League del Diavolo dopo 7 anni. Rebic e Brahim Diaz rimediarono l'iniziale autorete di Tomori ma nelle ripresa Salah e Henderson ribaltarono il risultato. Il 3-2 di Anfield dimostrò la forza dei Reds ma anche la capacità di essere squadra di quel Milan che a fine anno avrebbe vinto lo Scudetto. Oltre le reti si ricorda anche la parata di Maignan sul rigore calciato da Salah.
Nel match di ritorno (07.12.2021), gara conclusiva del girone, il Milan perde 1-2 a San Siro: passato in vantaggio con Tomori, prima Salah e, poi, la rete decisiva del futuro milanista Origi diedero i tre punti ai Reds e i rossoneri chiusero il girone di Champions all'ultimo posto, condizione che, però, come anticipato, aiuterà la squadra di Pioli a vincere il campionato. Un Milan con tante assenze tenne testa al Liverpool che riuscì a sbancare San Siro.
Stesso epilogo anche per il più recente precedente del 17 settembre 2024: il Liverpool espugna San Siro (1-3) dominando i rossoneri, che dopo un avvio incoraggiante con la rete di Pulisic, si vedono rimontare senza colpo ferire dalle reti di Konaté, Van Dijk e Szoboszlai. Arne Slot riuscì a superare Fonseca senza grandi indugi, con il popolo rossonero che contestò la squadra a fine partita, riuscendo a rifarsi pochi giorni dopo nel primo dei cinque derby stagionali.
Se oggi Leao e Salah rappresentano il futuro del Milan e del Liverpool, rispettivamente, sono anche il segno che la cultura del calcio, pur evolvendosi, non cambia mai. Due realtà che sono molto più di due squadre, sono icone, esempi di come il calcio possa essere molto di più di un gioco: è una passione che unisce popoli, crea leggende, e scrive pagine indimenticabili.
Milan e Liverpool, Istanbul e Atene, sono i capitoli di una storia che non smetterà mai di emozionare chi ama il calcio, quello vero.
Non solo gare ufficiali in Champions League. Milan e Liverpool, infatti, si sono trovate di fronte in 4 gare amichevoli, finite tutte in favore dei Reds.
L'amichevole più recente tra Milan e Liverpool si è giocata il 16 dicembre 2022 (giorno del 123° compleanno del club rossonero) al Maktum bin Rashid Al Maktum di Dubai, per la Dubai Super Cup. La partita terminò 4-1 per i Reds, con le reti di Salah, Saelemaekers, Thiago Alcantara e doppietta di Nunez.
Un'altra gara amichevole si è disputata 6 anni prima: il 31 luglio 2016 negli Stati Uniti al Levi's Stadium, Santa Clara, nell'ambito dell'International Champions Cup 2016-2017, la squadra allenata allora da Klopp superò i ragazzi di Montella con gol del futuro milanista Origi e Firmino.
Nelle altre due amichevoli, disputate il 3 agosto 2014 e il 4 agosto 2002, il Milan perse 2-0 (Guinness International Champions Cup 2014-2015) e 2-1 (Trofeo "Santiago Bernabeu" 2002-2003). Nella più recente delle due segnarono Allen e Suso (sei mesi prima del suo arrivo rossonero).
In Spagna, invece, per la finalina il match fu deciso dall'autorete di Dario Simic e Milan Baros. Accorciò la distanze il rossonero Jon Dahl Tomasson arrivato da poche settimane a Milanello.
Quindi, nel bilancio complessivo delle partite ufficiali, il Liverpool è in vantaggio sia per numero di vittorie che per gol segnati contro il Milan.
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