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Zambrotta: “Fonseca sa quello che fa, Thiago ha personalità”

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Fin dove possono spingersi Milan e Juve in Champions? "Superare la fase-campionato è il minimo sindacale, visto il valore delle due rose. Magari anche nelle prime otto, perché no". Zambro dixit.
Redazione Milanistichannel

Gianluca Zambrotta, chi ha più da perdere in questa sfida? "La classifica è evidentemente più deficitaria per il Milan, che è un po' in difficoltà. La Juve è li, in quel club di sei squadre divise da due punti. Poi, certo, il Milan ha una partita in meno, e ha la possibilità di giocare in casa con lo stadio pieno. Però, di base, sono i rossoneri a dover dare qualcosa in più in questo momento. Il Milan ha vinto il derby dove non era favorito, ma ha perso punti malamente con il Napoli, e anche con Parma e Cagliari. Punti che una squadra con certe ambizioni non può permettersi di lasciare per strada".

Due squadre con due allenatori nuovi

Ancora Zambrotta alla Gazzetta dello Sport: "Il Milan arriva da Pioli, che mi piace tantissimo e per me ha fatto un grande lavoro. Per Fonseca occorre la pazienza di lasciarlo lavorare. Mi piace molto anche lui, sia per come si pone mediaticamente, sia nella preparazione delle partite. Sta facendo un buon lavoro, la partita col Real per esempio se l'è studiata alla grande. Ha avuto difficoltà a gestire situazioni non facili, come Theo e Leao, ma le ha gestite. In Fonseca vedo un allenatore sereno che sa quello che fa. Di Thiago mi piace la personalità con cui gestisce, basta pensare a Lipsia. Una squadra che lotta e non si dà mai per vinta".

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Non solo: "Dentro gli spogliatoi ci sono sempre state problematiche da risolvere, è capitato anche a me. E allenatore se ne faceva carico e le risolveva all'interno del gruppo. Nello specifico di Theo e Leao, soprattutto per quanto riguarda Rafa, messo da parte in alcune partite, ci può stare. A me Fonseca è piaciuto in questo tipo di gestione. Leao dopo la strigliata ha fatto grandi partite...Per un allenatore ciò che conta è il gruppo. Se si inizia a incrinare la credibilità all'interno del gruppo, poi è difficile recuperarla, Theo e Leao sono quelli con più talento nel Milan, quello che manca per essere dei fuoriclasse è la continuità. Non puoi fare la differenza solo ogni tanto. Gli esempi a cui ispirarsi? Del Piero, Pirlo, Seedorf: erano sempre sul pezzo".

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