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Così poca elettricità a San Siro nel primo tempo non la si vedeva dalla gara d'esordio di questa Serie A dei rossoneri. Milan-Torino. Tre mesi fa era agosto, la condizione atletica non era delle migliori, Fonseca era alla prima gara ufficiale e le ragioni potevano essere queste.
Nei primi 45 minuti di Milan-Juve, invece, entrambe le formazioni messe in campo da Fonseca e Thiago Motta non si sono volute sbilanciare. Tanti spazi coperti, poche ripartenze in velocità di Leao e Coinceiçao, (anche se Rafa tra i rossoneri è sempre quello più pericoloso palla al piede) e sono mancate le invenzioni dei due olandesi, Reijnders e Koopmeiners.
Tijjani, grazie all'inserimento di Loftus Cheek e Musah, ha alzato il suo baricentro, come trequartista, ma i 5 possessi persi e il 64% di precisione passaggio sono il segnale di come in questo primo tempo al Milan manchi la sua qualità per essere decisivo in zona gol.
Qualche errore di troppo in fase di costruzione anche da parte di Fofana. Il francese è sembrato in difficoltà a causa della mossa tattica di Motta: Koopmeiners e Thuram stretti su di lui in pressione. Infatti Youssouf ha perso 2 possessi e 2 contrasti su 3 nei primi 45 minuti.
Adesso, quello che serve al Milan nei secondi 45 minuti, per sbloccare la gara è quell'elettricità che ha sempre contraddistinto tanti giocatori rossoneri.
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