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L’ultima intercettazione diffusa da Repubblica riguarda Lucci, il capo degli ultras milanisti, e il business dei parcheggi nell’area di San Siro. La curva Sud del Milan puntava sul lucroso business dei parcheggi, anche se tacciono, al momento, gli arrestati in carcere.
Dagli interrogatori di garanzia non è finora emerso nulla
Il capo degli ultras milanisti Lucci avrebbe procurato centinaia di biglietti ad appartenenti a “clan” di Napoli. Dagli atti emergono "rilevanti" rapporti tra Luca Lucci, il capo della curva Sud, con in particolare, con uno degli esponenti di spicco delle tifoserie della squadra napoletana, privo di qualsiasi rapporto con il club campano e i suoi vertici. Lucci avrebbe procurato ai tifosi avversari "centinaia di biglietti" dell’incontro dei quarti di finale della Champions League destinati, almeno in parte, ad appartenenti a “clan” mafiosi della città partenopea".
In un passaggio dell’ordinanza del gip di Milano Domenico Santoro in cui si riportano le intercettazioni che risalgono al 12 aprile dell’anno scorso, si evince che la società «non ha in alcun modo collaborato, a tal fine, con gli ultras». Il 12 aprile, Lucci e l’esponente degli ultras campani si incontrano davanti a un bar di Cologno Monzese. Lucci riceve i ringraziamenti dal suo interlocutore "uno dei capi ultras del rione “Sanità” della tifoseria napoletana" (Gianluca De Marino, ndr). Poche ore dopo ci sarà la partita tra le due squadre.
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