Respinto il suo ricorso contro il taglio del risarcimento (solo danno patrimoniale che ammonta comunque a poco meno di 5 milioni) dal quale sono stati decurtati i guadagni per altri incarichi con l’Uefa.
Vari commenti, a seguito della sentenza della Cassazione come ultimo atto della causa intentata da Zvonimir Boban all'A.C. Milan.
La Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado in appello riconoscendo la non sussistenza del licenziamento per giusta causa e pertanto riconoscendo il correlato danno patrimoniale, ma non riconoscendo il danno non patrimoniale il cui ammontare era già stato risarcito dal Milan, ammontare che pertanto ora Boban deve restituire al Milan stesso.