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PRESA DI POSIZIONE FORTE

Milan-Como, UNFP sostiene Rabiot: “La libertà di espressione è fondamentale”

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
Adrien ha criticato duramente la scelta di giocare Milan-Como a Perth, definendola “folle”. Luigi De Siervo, ad della Serie A, ha attaccato il centrocampista. Ora arriva anche la dura nota del sindacato dei calciatori professionisti francesi...
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Rabiot boccia la scelta di giocare in Australia: “Follia”

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Il centrocampista del Milan, Adrien Rabiot, ha definito martedì 7 ottobre “folle” la decisione di far disputare la gara di campionato Milan-Como a Perth, in Australia. La dichiarazione a Le Figaro si riferisce alla distanza, ai tempi di viaggio e alla gestione dei carichi di lavoro in un periodo chiave della stagione.

De Siervo risponde: “I calciatori devono rispetto al loro datore di lavoro”

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A margine dell’Assemblea di Lega allo Stadio Olimpico di Roma, Luigi De Siervo – amministratore delegato della Serie A – ha risposto mercoledì 8 ottobre direttamente alle parole di Rabiot.

“Rabiot si scorda, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un’attività, cioè giocare a calcio – ha dichiarato – Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente quello che è il suo datore di lavoro, cioè il Milan, che ha accettato e spinto perché questa partita si potesse giocare all’estero.”

De Siervo ha aggiunto che la trasferta è stata organizzata in condizioni ottimali, compresi viaggi in business class, e inserita in un contesto di promozione del campionato all’estero.

Il sindacato francese (UNFP) difende Rabiot su Milan-Como: “La sua osservazione è giusta”

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Il giorno successivo all’intervento di De Siervo, l’UNFP - sindacato dei calciatori professionisti francesi – ha diffuso un comunicato a sostegno di Adrien Rabiot. Ecco il testo completo diffuso dall’Union Nationale des Footballeurs Professionnels:

“L'osservazione di Adrien Rabiot è condivisa dalla grande maggioranza dei giocatori perché è giusta, perché si basa su una conoscenza empirica del calcio e della professione di calciatore. Non tutti hanno la possibilità di accedere ai media e di esprimersi in questo modo. La libertà di espressione dei calciatori è un principio fondamentale che l'UNFP difenderà sempre, seguendo l'esempio della FIFPRO. Sono in corso procedure per porre fine a tutte le derive legate al calendario, sia nella sostanza che nella forma, delle competizioni nazionali e internazionali. La salute fisica e mentale dei giocatori non può più essere ignorata. Deve invece essere sistematicamente al centro del dibattito. Il tempo e la giustizia finiranno per darci ragione. Il più presto possibile, è ciò che tutti i giocatori e i loro rappresentanti sperano, ovviamente.”

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