
Alexis Saelemaekers è intervenuto in conferenza stampa nel postpartita di Inter-Milan.
LE DICHIARAZIONI
Alexis Saelemaekers è intervenuto in conferenza stampa nel postpartita di Inter-Milan.
Sull'essere titolare: "Una cosa bellissima per me. Non potevo sognare un ritorno migliore al Milan. Sono stati due anni speciali per me via dal Milan. Io ho un grande amore per il Milan, ma ho imparato tanto, sono maturato e sono tornato con più responsabilità e con voglia di far vedere veramente chi ero".
Sul sogno Scudetto e sul derby: "Da quando sono arrivato al Milan mi hanno subito parlato del derby e mi è rimasto in testa. Si tratta di una partita che non si deve giocare, ma vincere. Per questo ogni volta andiamo sul campo con questa mentalità e oggi l'abbiamo dimostrato. I tifosi ci chiedono tanto e vedremo a fine stagione dove saremo".
Su Allegri e il sogno Scudetto: "Penso che abbiamo un allenatore che ha vinto tanto. Sa come vincere e sa che mentalità darci. Il senso di famiglia che c'era nell'anno dello Scudetto c'è anche quest'anno dobbiamo continuare così".
Sull'ennesimo big match vinto: "Vincere contro le big fa sempre un po' più la differenza. Ora godiamoci questa vittoria, ma poi dobbiamo fare un clic mentale anche con le piccole".
Per tutta la settimana di avvicinamento al derby in questione, l'opinione più diffusa era quella di un'Inter nettamente favorita per i tre punti finali. Pur nonostante nelle partite d'alta classifica abbia ottenuto solamente il successo con la Roma di Gasperini, al contrario di un Milan che, dal canto suo, fatta ad eccezione per il pareggio a reti bianche contro la Juventus, aveva fatto percorso netto. Ma si sa, anche questo fa parte delle stracittadine e non sarà né la prima, né l'ultima volta, che il risultato sbugiardi le attese.
Tralasciando però i chiacchiericci della vigilia, l'Inter si è subito resa pericolosa con il gran colpo di testa in avvitamento di Thuram, sul quale Maignan ha confezionato il primo prodigioso evento della serata. Ad esso, è seguito il palo colpito da Acerbi e l'ulteriore enorme parata del portiere francese su Lautaro Martinez. Insomma, un primo tempo che, al netto del tiro pericoloso di Pulisic a stretto giro dal quarantacinquesimo, aveva evidenziato un'ottima prestazione degli uomini di Chivu. Facilitata, sicuramente, anche dalla tanta imprecisione fra le fila rossonere che aveva condizionato l'andamento di alcune potenziali azioni pericolose.
I secondi quarantacinque minuti di gioco si contraddistinguono subito con uno dei due macro-episodi che definiranno il risultato finale. Per vincere Inter-Milan, serve Saelemaekers che prova una conclusione non irresistibile dalla distanza che Sommer non trattiene: Pulisic, come un falco, si avventa sul pallone e scaraventa il pallone nella porta nerazzurra portando in vantaggio i suoi. Da lì in avanti, gli uomini di Massimiliano Allegri frequenteranno non molto la metà campo avversaria. Ma ecco che, venti minuti dopo la rete stappa-match, arriva la situazione che avrebbe potuto precludere il finale trionfo milanista. Sozza, dopo la revisione al VAR, sanziona l'intervento di Pavlovic su Thuram con la massima punizione.
Sul dischetto, si presenta l'ex di turno, Calhanoglu. Maignan, per risultato e momento decisivo della gara e potenzialmente del campionato, si trova nella medesima situazione della partita contro la Roma. La differenza è che davanti a sé c'è un suo vecchio compagno, ma non sarà l'unica. Difatti, Mike, conoscendo il numero venti nerazzurro, intuisce dove può calciare e neutralizza il calcio di rigore. Dopo quelle del primo tempo, ecco l'altra provvidenziale parata che blinda la porta rossonera. Un fattore fondamentale in derby come quello odierno che si giocano sul filo del rasoio.
Il Milan, poi, gli ultimi minuti della stracittadina li trascorre a difendere di cuore e di squadra nella sua area di rigore, a blocco basso, come già visto nelle altre pesanti vittorie contro le più prestigiose della classe. Ma soprattutto, oltre al fondamentale successo nel derby che alimenta la striscia di imbattibilità, i giocatori milanisti regalano la centesima vittoria al loro allenatore. Proprio quella figura che, dall'inizio della stagione, è divenuta la vera guida di tutto l'ambiente. Una volta smaltita l'adrenalina da vittoria da derby, sarà tempo di pensare alla prossima ostica sfida, quella contro la Lazio di Maurizio Sarri.
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