Rabiot: “Allegri ha ancora fame di vittorie. Leao? Deve sfruttare il suo potenziale”

A seguito del pareggio a reti bianche contro la Juventus, Adrien Rabiot ha rilasciato una intervista alla Gazzetta dello Sport. Tanti i temi affrontati, tra cui l'inizio di stagione in maglia Milan e il rapporto con mister Allegri e Rafael Leao.

Milan, le parole di Rabiot su Leao e Allegri

Il pensiero su Leao: "Si parla sempre molto di lui. Ha delle potenzialità enormi, ora ha 26 anni e deve iniziare a dimostrarle. Il tempo passa velocemente, sarebbe un peccato non riuscire a dimostrare di cosa è capace al 100%. Allegri sa trarre il meglio da ciascun giocatore. Spero abbia un impatto positivo anche su di lui."

Le parole del francese non sono passate inosservate, un chiaro messaggio per il compagno a cui ha poi aggiunto: "Spero si renda conto dei suoi mezzi, può tranquillamente competere coi più forti. Deve chiedersi dove vuole arrivare, se gli va bene così o se il suo obiettivo è diventare chi può essere." 

Sul rapporto con Allegri: "E' un vincente e posso assicurare che ha ancora voglia di vincere. Mette sempre tantissima passione e mi piace perché anche io sono così. Non penso cerchi rivincite, è molto rispettato nel mondo del calcio. Vuole dimostrare che può riportare il Milan alla vittoria e se la società l'ha preso è perché sanno che può fare grandi cose"

Sul lavorare con Modric: "Mette tantissima professionalità. Sono sorpreso perché a quarant'anni non è scontato ciò che sta facendo. E' una ispirazione per tutti noi, con la passione si può fare tutto. Anche io cerco di fornire esperienza ed essere un esempio per i più giovani."

Sui motivi per cui ha scelto il Milan: "L'anno scorso ho lavorato duro per portare il Marsiglia in Champions League, avevo in mente di giocarla. Avrei potuto firmare con altre squadre, ma il Milan è un club iconico con grandi ambizioni. Allegri sta costruendo un progetto per tornare ai vertici. Vogliamo tornare subito in Champions ma anche lottare per lo scudetto. Anche Maignan prima di arrivare mi aveva parlato benissimo del club, posso dire che aveva ragione"