Christian Pulisic si è fermato il 14 ottobre durante USA-Australia. Il Milan contesta la sua gestione in Nazionale, ma Tim Howard e Landon Donovan difendono le scelte dello staff americano del Ct Pochettino...
Pulisic ko il 14 ottobre: infortunio in Nazionale e rientro a Milano
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Il 14 ottobre scorso, durante l’amichevole vinta dagli Stati Uniti per 2-1 contro l’Australia, Christian Pulisic è uscito al 30’ per un infortunio muscolare. Dopo essere rientrato a Milano, gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione di basso grado al bicipite femorale destro.
L'allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, ha comunicato prima della gara con la Fiorentina che Capitan America starà fuori quasi sicuramente fino al 23 novembre, giorno del derby contro l’Inter. Salterà quindi sia i prossimi impegni di campionato che i test della Nazionale USA in programma a metà novembre contro Paraguay e Uruguay.
Tensione tra Milan e USA: i rossoneri non ci stanno
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La notizia dell’infortunio ha provocato irritazione a Milanello. Secondo indiscrezioni, il club avrebbe espresso disappunto per la decisione della Nazionale statunitense di far giocare Pulisic, nonostante il giocatore avesse avuto alcuni fastidi alla caviglia nelle settimane precedenti.
Il Milan avrebbe ritenuto inopportuno il suo impiego in una gara considerata di basso profilo, specialmente dopo che il numero 11 era stato impiegato solo per 20 minuti contro l’Ecuador pochi giorni prima.
Howard replica: "Assurdo dire che Pulisic non doveva giocare"
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Le critiche del Milan hanno suscitato una dura reazione da parte di Tim Howard, ex portiere della Nazionale statunitense e opinionista nella trasmissione Unfiltered Soccer andata in onda pochi giorni dopo la gara del 14 ottobre.
Howard ha difeso le scelte dello staff tecnico americano, attaccando la posizione del club rossonero:
"Penso che sia assurdo che il Milan suggerisca che non avrebbe dovuto giocare", ha dichiarato senza mezzi termini.
Ha poi aggiunto che, per gli Stati Uniti, ogni occasione è importante per costruire una squadra solida:
"Ogni partita è importante per gli Stati Uniti. Non hanno ancora messo insieme una squadra per un torneo importante come la Gold Cup. Non hanno una campagna di qualificazione ai Mondiali. Quindi, in realtà, questa era essenzialmente... una qualificazione ai Mondiali per noi. Era un'opportunità per riunire la nostra squadra e lottare per i punti".
Donovan: "In passato la Federazione ha rispettato il Milan"
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Anche Landon Donovan, leggenda del calcio USA, è intervenuto nella discussione, ricordando come la Nazionale a stelle e strisce abbia spesso collaborato con il Milan nella gestione del giocatore:
"Ripensate a cosa ha fatto Pochettino in passato lasciando andare Christian. Non lo ha convocato quest'estate per la Gold Cup. Quindi lui va e si infortuna. Succede. Fa parte del gioco".
Donovan fa riferimento alla scelta del Ct Mauricio Pochettino di non convocare Pulisic per la Gold Cup 2025, oltre alla scelta dell'ottobre 2024, quando lasciò rientrare Chris in Italia anticipatamente prima del match contro il Messico.
Howard: "Non è fine stagione, gli infortuni capitano"
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Howard ha anche voluto ridimensionare le preoccupazioni del Milan sul sovraccarico fisico di Pulisic, sostenendo che non si trattava di un momento critico della stagione:
"Non è come se fossimo ad aprile e il Milan avesse giocato la Champions League, la Serie A e poi una partita della Nazionale alla fine. Siamo all'inizio della stagione. Quindi, gli infortuni muscolari capitano", ha spiegato. "Penso che sia assurdo che il Milan suggerisca che non avrebbe dovuto giocare", ha ribadito.
Prossimo obiettivo per Chris? Il derby Inter-Milan del 23 novembre
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Confermato il problema muscolare, Pulisic resterà out per circa un mese. Il piano del Milan è averlo a disposizione per Inter-Milan del 23 novembre.
Nel frattempo, le tensioni tra club e Federazione americana restano sullo sfondo, mentre il giocatore lavora per rientrare al top della condizione.
Un caso che riaccende lo scontro tra club e Nazionali
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L’infortunio di Pulisic non è solo un problema tecnico per il Milan, ma riporta al centro il dibattito tra gli interessi dei club e quelli delle Nazionali. I rossoneri ritengono di aver perso un giocatore chiave in una partita non cruciale; dall’altra parte, la Nazionale USA rivendica il diritto di costruire la propria identità, anche attraverso amichevoli ufficiali.
Resta ora da capire se questo episodio lascerà strascichi nei rapporti futuri tra il Milan e la Federcalcio americana.
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