milanistichannel news milan La “bestia” domata, o forse no? Pavlovic e quella briglia sciolta voluta da Allegri

Un altro cavallo di razza tra le mani di Allegri

La “bestia” domata, o forse no? Pavlovic e quella briglia sciolta voluta da Allegri

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Il Milan e Allegri hanno un nuovo insostituibile: Strahinja Pavlovic. Il serbo è l'arma in più in questo avvio di campionato dei rossoneri e, sì, lo era già prima di diventare l'MVP della sfida contro la Roma.
Samuele Virtuani
Samuele Virtuani Redattore 

Decisivo nell'ultima sfida di campionato contro la Roma, Strahinja Pavlovic sta vivendo il miglior momento in rossonero dal suo approdo. Il senior advisor di RedBird Zlatan Ibrahimovic l'aveva definito, nel corso della consueta conferenza stampa di presentazione al quarto piano di Casa Milan, "la bestia". Per i tifosi rossoneri era venuto facile il paragone con uno dei difensori più rocciosi della recente storia milanista: l'olandese ex Lazio Jaap Stam, in gol nei quarti di finale di Champions League contro l'Inter nel 2005.

Pavlovic, la bestia in "Gabbia" del Milan

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Con l'arrivo di Conceicao, Pavlovic ha avuto più spazio ma le prove non sono mai state del tutto convincenti. Il serbo giocava molto spesso nel segno del sacrificio, tutto teso verso un calcio nevrile e raramente ligio alla pulizia tecnica, al rispetto delle posizioni assegnate in campo. Si pensi all'esplosivo finale col Parma a San Siro nel girone di ritorno della scorsa stagione, con il serbo che si rese allora protagonista di svariate incursioni in area degne di un Panzer o di un Mitsubishi A6M (il famigerato 0), o all'espulsione rimediata contro la Lazio, sempre a San Siro, nel vano tentativo di stoppare Isaksen lanciato a rete.

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Pavlovic nº1 per progressione palla al piede in Serie A, nº2 in Europa

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Quello che sta risaltando di più in questo inizio di stagione di Pavlovic è la sua crescita nella fase di progressione in corsa. Infatti il difensore serbo è il 1º in Serie A in questa caratteristica, ma spicca anche in Europa, dove è 2º nei top 5 campionati. 

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Pavlovic al Max, le belle prove con Cremonese, Napoli e Fiorentina

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Alla prima giornata, pur perdendosi in marcatura Baschirotto in occasione del vantaggio della Cremonese, si rende subito protagonista anche in positivo: sganciandosi, riempie bene l'area grigiorossa e non manca all'appuntamento col gol di testa sul cross al bacio di Estupiñán. Nelle successive giornate, Pavlovic, schierato come braccetto nella difesa a tre varata da Allegri, conferma le buone sensazioni avute. Il serbo è portato nel progredire palla al piede, complice una struttura fisica in grado di reggere agli urti.

Pavlovic in Milan-Napoli

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In Milan - Napoli, si prende una piccola rivincita: abbattuto da Lukaku in occasione della rete del belga che aveva subito indirizzato la sfida al Meazza dello scorso campionato, Pavlovic, questa volta, fa la voce grossa, andando spalla contro spalla in conduzione palla con Anguissa, 1, 84 m per quasi 80 kg, e uscendo vincitore dallo scontro con il mediano camerunense. Dalla sua sortita, nasce poi il gol del raddoppio rossonero griffato Fofana - Pulisic.

Pavlovic in Milan-Fiorentina

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Contro la Fiorentina, abbiamo un altro esempio della libertà tattica che Max Allegri ha deciso di affidargli: il pareggio di Leao nasce da un pallone portato a ridosso dell'area di rigore viola proprio dal centrale serbo, ancora una volta in libera uscita rispetto addirittura al quinto di centrocampo, vale a dire Bartesaghi. L'heat map parla, infatti, molto chiaramente: Pavlovic gioca in un ruolo quasi alla Bastoni, pur calpestando zolle più interne del campo rispetto al cremonese.

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Le statistiche di Pavlovic

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Pavlovic si ritrova così a condurre palla come nessuno in Italia ed è preceduto a livello europeo solamente da Marcos Alonso, in forza al Celta Vigo. Di Pavlovic si diceva anche che facesse fatica in fase di marcatura, ma la svolta allegriana è riuscita anche a far schizzare alle stelle le statistiche difensive dell'ex-Salisburgo, che può annoverare oltre il 64% di contrasti riusciti, più del 61% di duelli vinti, dato che si assesta, considerando solo quelli aerei, al 63%. A questo si aggiungono 37 azioni offensive avversarie interrotte con successo, 3 respinte e 5 intercetti. Dati che si aggiungono a quelli di produzione offensiva che parlano di 6 cross e 6 passaggi chiave a cui si aggiungono 2 assist, 5 tiri e, ovviamente, due goal.

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"Tutto sta nel capire la differenza che passa tra guardare e vedere. Se guardi abbastanza a lungo e lo fai nel modo giusto, finisci per vedere" - insomma, Pavlovic ennesimo capolavoro tattico dell'uomo "che sussurrava ai cavalli", il fantino Allegri.