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Domenica 14 settembre 2025, San Siro ha vissuto un momento simbolico oltre che sportivamente pesante: il Milan ha vinto 1-0 contro il Bologna grazie a una rete di Luka Modric, alla sua prima marcatura in rossonero. Ma quel gol ha un significato che va ben oltre la classifica.
Fino all’altra sera, nessun Pallone d’Oro aveva segnato un gol con la maglia del Milan dal lontano 2014. Un'assenza lunga 11 anni, per la precisione 4187 giorni.
Con la rete decisiva al Bologna, Modric è diventato il primo giocatore premiato con il massimo riconoscimento individuale a segnare per i rossoneri da Kaká in Milan-Chievo 3-0 del 29 marzo 2014. All’epoca Ricardo fece doppietta.
Una statistica storica, ripresa dal giornalista Giuseppe Pastore in una storia Instagram, che sorprende, ma che racconta bene il declino (e ora forse la rinascita) dell’appeal del Milan tra le grandi stelle:
Una flessione netta nell'ultimo decennio, interrotta simbolicamente da un gol che riporta in alto l’orgoglio e il DNA del Milan.
Il ritorno di un campione come Modric – e il fatto che sia decisivo – è più di una semplice notizia di cronaca. È un messaggio al campionato: il Diavolo torna a puntare in alto, non solo con le idee, ma anche con giocatori capaci di spostare gli equilibri.
Per quanto Modric non sia più nel pieno della carriera, la sua classe e la sua esperienza possono essere il ponte ideale tra il Milan giovane e ambizioso di oggi e quello vincente del passato.
Il gol segnato da Luka Modric in Milan-Bologna potrebbe essere ricordato come molto più di una semplice vittoria di inizio stagione. Potrebbe rappresentare il primo segnale concreto del ritorno del Milan tra le big: dove i Palloni d’Oro non solo vestono la maglia, ma decidono le partite.
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