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Nella serata di ieri l’Inter ha eliminato il Barcellona, conquistando la finale di Champions League. I complimenti, al netto della rivalità sportiva, sono doverosi e meritati perché certe imprese non sono mai figlie del caso. Molti tifosi del Milan si sentono straniti in questo momento perché pensano che la proprietà interista, a differenza di quella rossonera, abbia voglia di competere per vincere.
Mi permetto soltanto di sottolineare alcuni dati. Il Milan è stato senza dubbio competitivo negli ultimi anni. Uno scudetto, due secondi posti, una semifinale di CL e un quarto di EL significa competitività. Si poteva fare meglio? Sicuramente, ma questo non significa che sia stato fatto male.
La stagione 2024 2025 è in aperta controtendenza rispetto all'ultimo quinquennio. Giusto essere severi nell'analisi. Giusto arrabbiarsi perché per colpe nostre abbiamo perso una annata che doveva essere di consolidamento ed invece ci ha riportato indietro. Poi però bisogna andare al punto fondamentale.
Attenzione ad un aspetto. L'Inter, da quando c’è Simone Inzaghi (dall’estate 2021), ha fatto indubbiamente meglio del Milan in Europa raggiungendo due finali di Champions in tre stagioni. Tutto questo è avvenuto in un lasso temporale in cui il Milan ha speso sul mercato 270 milioni di euro, mentre l’Inter ha avuto un differenziale entrate/uscite positivo per 100 milioni di euro.
Il tema è proprio questo. Negli ultimi 4 anni la parte sportiva interista ha fatto molto meglio della parte sportiva milanista – surclassandola nettamente – considerate le risorse a disposizione. Ed è esattamente nella parte sportiva che il Milan dovrà assolutamente alzare il livello nei prossimi anni.
Progetto tecnico preciso, metodo di lavoro coerente, individuazione dei profili adatti per la crescita della squadra, continuità dirigenziale e tecnica, implementazione delle conoscenze, miglioramento dei giocatori sul piano tecnico. Sono questi i temi sui quali il Milan dovrà fare un salto di qualità nel prossimo futuro.
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