LA MANO TESA DI FRANCO BARESI

Memoria casciavit: il calcio e il Milan salvarono Ferdinando dai nazisti

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Ferdinando Valletti fu arrestato e deportato dai nazisti durante gli scioperi del marzo 1944. Nel campo di Gusen si salvò proprio perché fu selezionato per la squadra di calcio.
il Musagete

Ferdinando Valletti, calciatore del Milan, mediano degli anni 4o e operaio all'Alfa a Seregno arrestato per volantinaggio e poi deportato dal binario 21 a Mauthausen e poi a Gusen, per salvarsi dai campi di concentramento fu costretto a giocare a calcio.

Il racconto della figlia Manuela all'incontro organizzato da Fondazione Milan

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"Era terribile giocare a calcio mentre attorno si moriva ma era l'unico modo per coltivare la speranza". Lavorava nelle cucine da dove riusciva a trafugare cibo, aiutando i compagni a sopravvivere fino all'arrivo degli americani. Manuela Valletti Ghezzi è intervenuta, come annota il Corriere della Sera, a un incontro nella sede rossonera organizzato dal Club e dalla Fondazione Milan, in occasione della Giornata della memoria, aperto al settore giovanile, rappresentato dalla Primavera femminile, e a tutto l'universo di Casa Milan. A sorpresa, a salutare Manuela, è arrivato anche Franco Baresi.

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Ferdinando Valletti era un casciavit, un operaio.  Poi successe qualcosa di inaspettato: un kapò chiese a Valletti se sapesse giocare bene a calcio, poiché dalle schede risultava essere un calciatore del Milan...