
Parla il mentore di Max Allegri
Galeone avvisa il Milan: “Udinese squadra più fisica d’Italia, sarà durissima”

“Il Milan di Max è da podio e l’Udinese è la squadra più fisica e preparata d’Italia, difficilissima da battere per tutti”.
L’ex allenatore Giovanni Galeone – considerato da molti il mentore di Massimiliano Allegri – ha parlato in esclusiva al Messaggero Veneto, a due giorni da Udinese-Milan, in programma sabato sera alle 20.45 al Bluenergy Stadium. Tra giudizi tattici, assenze pesanti e riflessioni sul calcio italiano, le parole del “Gale” non passano inosservate.
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Allegri assente a Udine: “È uno dei migliori nella lettura della partita”
—Sulla squalifica che terrà Allegri lontano dalla panchina:
“Molto direi, perché la presenza di Allegri è sempre molto impattante. Assieme a Gasperini è il più bravo nella lettura della partita, quindi sa perfettamente come e dove intervenire per far soffrire l’avversario. Certo, adesso ci sono i telefonini e i collaboratori che passano subito un ordine al secondo in panchina, ma non è la stessa cosa anche per la comunicazione diretta in campo con la squadra, quindi credo che sarà un’assenza importante anche se non determinante”.
Le assenze di Leao e Maignan: “Con Rafa centrale sarà un altro Milan”
—Galeone si sofferma anche sull'assenza di Leao:
“Vero, anche perché con Leao sarà un altro Milan in attacco, specie se il portoghese sarà portato al centro del fronte d’attacco come Max ha provato in Australia. Con Leao centrale sarà un Milan meno prevedibile e ricco di soluzioni, perché anche Modric può giocare un po’ più avanti assieme a Loftus-Cheek”.
Equilibrio e palle inattive: “Mi aspetto un pareggio”
—“Equilibrata, infatti mi aspetto un pareggio. Penso che il Milan cercherà di fare la partita contro una squadra tosta e ben diversa dal Bologna, e credo che il risultato dipenderà dalle palle inattive, là dove l’Udinese è fortissima in area avversaria. Ecco, diciamo che fino a quando l’Udinese si farà sentire in attacco, allora avrà buone possibilità”.
Sull’Udinese: “Non è una banda messa insieme a caso”
—Non solo Milan. Il “Gale” promuove a pieni voti l’Udinese:
“No, perché l’Udinese è la squadra più fisica e preparata d’Italia. È messa bene in campo ed è pericolosissima. Inoltre non è facile affrontarla perché di testa le prendono tutte e superarli con i lanci lunghi non è facile. Le due vittorie esterne non sono state casuali e mi hanno confermato che questa non è banda mezza indovinata, ma al contrario una buona squadra”.
Su Runjaic: “Un tattico che sa cambiare”
—Sul tecnico dell’Udinese, Kosta Runjaic:
“Sì, anche se devo dire che l’anno scorso non mi era piaciuto nella parte finale, perché non si molla così. Ma è un tattico che sa cambiare e non s’impunta. Sappiamo che a Udine un diktat è sempre stata la difesa a 3, ma se a Runjaic non va bene lui cambia e passa ai quattro dietro. La squadra ha carattere, temperamento e idee chiare, anche se non ha grandi giocatori tecnici che possano cambiare la partita”.

Su Zaniolo: “Se non ce la fa stavolta, ha chiuso”
—Galeone non fa giri di parole nemmeno sul delicato caso Zaniolo:
“Speriamo, perché questo ragazzo le ha provate tutte. Se non ce la fa stavolta per me ha chiuso”.
Il nuovo Milan di Allegri: “Dalla cintola in su, mi piace molto”
—“Premesso che Allegri l’avrei visto bene lo scorso anno già al posto di Fonseca, dico che con l’arrivo di Rabiot è la mediana più forte assieme a quella del Napoli. Fofana, Loftus-Cheek e Modric danno garanzie, mentre qualche perplessità ce l’ho sulla difesa, anche se nella ripresa col Bologna è stata compatta e non ha ripetuto gli errori fatti con la Cremonese. Diciamo che dalla cintola in su mi piace molto”.

Su Modric: “Perfetto per questo Milan”
—“Certo e con me sfondate una porta aperta, perché Modric è perfetto per questo Milan. Gianni Mura una volta mi disse che a me piacciono tutti quelli che finiscono per 'ic', ma vede, ai miei tempi li ho visti arrivare dalla Jugoslavia, negli Anni 50 e giocando scalzi ci davano la paga”.
Pozzo e mercato Udinese: “Scelta fisica, meno qualità tecnica”
—Infine, una riflessione sul modello gestionale dell’Udinese:
“È indubbio che negli ultimi anni la scelta sia ricaduta sulla struttura fisica e non tecnica dei singoli, con una perdita graduale di qualità. Non le parlo dei miei tempi dove il giocatore più lontano abitava a 27 chilometri da Udine, ma se andiamo a vedere la qualità è scemata nel tempo, anche se riconosco alla società la serietà dimostrata perché dalla mia ultima promozione in A non è più retrocessa”.
Galeone avvisa il suo "pupillo" Max
—Le parole di Giovanni Galeone non sono solo un tributo al suo “pupillo” Allegri, ma anche un lucido quadro tecnico-tattico di Udinese-Milan, partita che promette fisicità, organizzazione e dettagli determinanti. Senza Allegri fisicamente in panchina, per il Milan sarà una prova vera.
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