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Il Lione è in Ligue 2, a causa dello stato di indebitamento di uno dei club più vincenti e prestigiosi di Francia. Lo scorso 15 novembre gli organi di controllo francesi avevano avvertito il Lione che sarebbe stato retrocesso se non avesse migliorato la sua situazione finanziaria che al momento lo vedeva indebitato per una cifra clamorosa, pari a 505,1 milioni di euro. In estate, in una nuova udienza dalla commissione di controllo finanziario, il proprietario Textor ha provato a dimostrare i progressi fatti dalla sua società per migliorare i propri conti, ma non è riuscito a convincere i suoi interlocutori.
Con questa mossa “La nostra liquidità è notevolmente migliorata – ha dichiarato all’uscita dall’udienza John Textor – . Abbiamo ridotto sensibilmente le spese e il monte stipendi. In termini di redditività per il prossimo anno siamo piuttosto tranquilli”.
Il verdetto sembra aver preso in contropiede non solo Textor ma anche l’intero calcio francese, che non si aspettava una punizione tanto dura per il Lione e che ora spera disperatamente nel ricorso. E, probabilmente, ha sorpreso anche Paulo Fonseca, ex tecnico del Milan che il club francese aveva ingaggiato a gennaio dopo l’esonero di Pierre Sage. Si chiude così un’annata disgraziata per il tecnico portoghese, esonerato dal Milan a fine dicembre 2024.
Chiamato dal Lione a gennaio, Fonseca era stato anche squalificato fino a novembre 2025 per il duro e irrispettoso faccia a faccia tenuto con l’arbitro Benoit Millot, reo di averlo espulso nella partita col Brest di marzo.
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