CAPDEVILA VUOTA IL SACCO

Capdevila torna sul rigore del 2001: “In Champions contro il Milan mi tuffai, col VAR…”

Matteo CasiniRedattore 
Joan Capdevila è tornato a discutere del rigore a favore del Deportivo La Coruña contro il Milan nella Champions League del 2000/2001

Il difensore spagnolo Joan Capdevila ha recentemente riaperto una ferita mai del tutto rimarginata dal Milan e dai suoi tifosi, quella legata al discusso rigore che portò il Deportivo de La Coruña al gol a San Siro nella seconda fase a gironi della Champions League del 2000/2001. A distanza di molti anni, ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, l'ex giocatore classe 1978 ha ammesso le proprio colpe sul quel fatidico episodio.

La verità di Capdevila

—  

Le parole di Capdevila hanno sorpreso molti, in quanto la vicenda era stata ed è molto chiacchierata di tifosi del Milan e non solo. Il rigore in questione, che portò al vantaggio del Deportivo de La Coruña, fu importante per il proseguo della squadra spagnola in Champions League, con il Milan che non riuscì a ribaltare la situazione e fu poi eliminato. Capdevila ha rivelato che il contatto con l’avversario in questione non giustificava assolutamente la sanzione ottenuta: "Lo ammetto, mi sono buttato, il rigore non c'era mai."

Con il Var...

—  

Il difensore spagnolo, che nel corso della sua carriera ha indossato anche la maglia della Nazionale, ha continuato parlando della tecnologia di oggi in relazione all'episodio del 13 marzo 2001. Il VAR oggi è in grado di correggere gli errori umani che all'epoca non si potevano cogliere a primo impatto, come quello accaduto appunto a San Siro: "Con il VAR non avrebbero mai dato quel calcio di rigore". Chiude così la questione Capdevila. E chissà senza il suddetto episodio a sfavore dove sarebbe potuto arrivare il Milan in quella Champions League.

Fatto sta che le dichiarazioni dello spagnolo potrebbero riaccendere le polemiche su una vicenda che negli anni ha diviso le opinioni tra i tifosi e gli esperti. Non in secondo piano emerge, ancora una volta, l'importanza dell'introduzione della tecnologia per garantire maggiore giustizia nelle decisioni arbitrali.